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Juve, chef a domicilio e non solo: la rivoluzione del nutrizionista
Il nutrizionista Pincella spiega la rivoluzione alimentare introdotta alla Juve: chef a domicilio nelle case dei calciatori e nessuno deve mai ordinare niente
Una grande azienda deve curare ogni singolo dettaglio. Ci son fior di studi sul’economia aziendale che esaltano l’importanza del fare team e costruire un gruppo al di là degli obiettivi di lavoro. Per la Juventus, visto che vincere non è importante, ma qualcosa di più, tutta ha il suo peso. E non potrebbe essere altrimenti per l’alimentazione, che un dettaglio non è. Il nutrizionista dei bianconeri Matteo Pincella, che collabora sia con Max Allegri che con con Giampiero Ventura in nazionale, ha svelato i suoi segreti a La Repubblica. Nell’ambito dell’alimentazione Pincella è considerato un vero e proprio guru, con metodi piuttosto originali.
«Abbiamo personalizzato i pasti secondo le specifiche esigenze. I giocatori non devono neanche alzarsi ed ordinare, trovano già tutto pronto. Secondo quanto abbiamo stabilito». I menù sono vari e variegati, dalla bresaola alla quinoa. «La cosa più importante però è come si cucina. A colazione e a pranzo stanno sempre insieme e li teniamo sotto controllo. Molti, vedendo i benefici, hanno cominciato a chiederci un aiuto anche per la cena. Così abbiamo cominciato ad assumete tre chef che, a turno, cucinavano a casa dei giocatori. Ora non bastano più e ne sto prendendo altri…». La rivoluzione alimentare è appena cominciata.