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Dal rebus acquisti alla vulnerabilità difensiva: Allegri ha ancora la Juve in mano?

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Nonostante l’ostentata serenità di facciata, Max Allegri ha molte problematiche a cui far fronte. La Juve, ad oggi, è ancora alle prese con un rebus tattico, tra nuovi innesti e modulo

Lontanissimi dal voler ‘fare il processo’ a uno dei tecnici migliori della Serie A e forse d’Europa: è la premessa doverosa. Rimane l’oggettivo giudizio di un momento negativo sia a livello di squadra sia per quanto concerne la gestione tecnica che, alla Juventus, è affidata a un certo Massimiliano Allegri.

MERCATO ACCESSORIO – La responsabilità del primo punto va, probabilmente, diviso a metà tra allenatore e società. Tra gli eterni infortunati De Sciglio e Howedes e le note liete Matuidi e Bentancur, ci sono i 90 milioni sborsati per Douglas Costa e Bernardeschi. Quale sia l’attuale ruolo dei due nuovi esterni all’interno del progetto bianconero non è dato sapersi. Il proverbiale e ‘allegriano’ inserimento graduale, in questo caso, non sembra aver portato i risultati sperati. Pare quasi che Allegri non sappia cosa combinarci… E aver fatto spendere così tanti soldi per due giocatori avulsi dallo scacchiere bianconero, significa dovere più di una spiegazione a Marotta.

CAOS MODULO – 4-3-3 o 4-2-3-1? Incertezza, molta. Nel primo caso, come con la Lazio, il sacrificato è Dybala, uomo simbolo della prima parte di stagione bianconera. Al di là dei due rigori sbagliati la Joya è, insieme a Pjanic, la pedina più determinante in casa Juventus. Tenerlo fuori può essere rischio troppo grande. Va detto, però, che il 4-3-3 evita quell’inferiorità numerica a centrocampo che, soprattutto in Europa, si paga carissima. Le perplessità del 4-2-3-1, invece, sono sempre le stesse: Mandzukic non è un esterno di ruolo, la linea difensiva ha poco schermo, Cuadrado, Bernardeschi e Costa hanno grossissimi problemi a fare la fase difensiva. Anche in questo caso Allegri non sa ancora in che direzione virare definitivamente.

I top player non rendono più come un tempo. E la difesa vista sino a questo momento fa quasi venir voglia di rimpiangere un grande ex

HIGUAIN E SANDRO DISPERSI – Del momentaccio del Pipita se ne è parlato in lungo e in largo, di quello di Alex Sandro un po’ meno. Uno dei migliori giocatori della Juventus 2016-2017, considerato da Max insostituibile a tutti gli effetti, in questa stagione è soltanto l’ottavo interprete per minutaggio. Al di là del discorso turnover e delle Nazionali, il terzino brasiliano sta offrendo prestazioni decisamente al di sotto delle sue capacità. Distratto dalle voci di mercato? Senza voglia? Allegri, dopo averlo strigliato in conferenza, deve recuperarlo completamente. Così come Higuain. Senza di loro sarebbe difficilissima.

DIFESA COLABRODO – O quasi. I 10 gol subiti tra campionato e Champions certificano una scomoda verità: ad Allegri manca Bonucci, eccome. La solidità della BBC (quella autentica) è andata completamente persa. Benatia e Rugani non si sono dimostrati, per ora, valide alternative. Oltre agli interpreti, anche i meccanismi sembrano piuttosto sballati. Scorrimenti, marcature preventive e difesa della palla scoperta completamente da rivedere.  In Italia trionfa il miglior pacchetto arretrato, sempre o quasi. Allegri questo lo sa e deve rimediare.

Di problemi, in realtà, la Juve ne ha anche altri. Ma questi, attualmente, sono quelli a cui sarebbe bene porre rimedio il prima possibile. Al di là della serenità di facciata siamo certi che Allegri stia lavorando col suo staff per risolverli. Il tempo stringe e, a tal proposito, Simone Inzaghi non sembra niente male. Vero?

 

 

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