Khe Juve, stringe i denti e vince

Anche a Udine solite amnesie difensive ma poi esce la rabbia Juve. Mandzukic protesta e viene espulso. Dybala “borbotta” con Allegri e vedremo cosa succederà. Black-out del Var. Allegri si gode la tripletta di Khedira

La Juventus, dopo nove giornate di campionato, ha un punto in più rispetto ad un anno fa, ma nonostante lo sforzo è costretta ancora a inseguire. Nulla di preoccupante. I punti di distacco dalla vetta sono appena tre e i margini di miglioramento sono alla portata. Basterebbe un maggior tasso di attenzione. E non solo del reparto difensivo.

A Udine è capitato un po’ di tutto, ma a primeggiare è stata alla fine la grande forza di reazione della squadra: in svantaggio nei primi minuti di gara, Khedira e compagni hanno avuto la forza di sopperire anche all’assenza di Mandzukic per più di ora. Espulso per doppio giallo rimediato nella stessa azione, all’attaccante croato manca però un evidentissimo rigore che neanche il Var ha voluto assegnare. Eppure l’evidente errore dell’arbitro andrebbe sempre “raddrizzato”. Soprattutto con la presenza di un arbitro di prima fascia davanti ad un monitor.

Lo ripeto, e non mi stuferò di farlo tutte le volte che servirà. L’impiego – corretto e omogeo del Var – costringerà i direttori di gara ad assegnare molti più rigori soprattutto alle squadre votate all’attacco. Peccato che si potrà continuare a disquisire su tutti gli episodi – non solo quelli favorevoli alla Juventus – ritenuti non chiarissimi anche dal Var, o per meglio dire da chi dovrebbe intervenire a gamba tesa su un chiaro errore di un collega. E chi lo farà? E quando, soprattutto?

Lo dico per i “pazienti” più gravi che al momento non sottolineano i troppi errori subiti dalla Juventus (fuorigioco del Genoa sul rigore assegnato, Rigore non concesso su Higuain a Bergamo e ieri – a Udine – per fallo su Mandzukic). Un’incidenza troppo alta dopo appena nove partite disputate. E restiamo solo sui macro-errori. Aveva cominciato Allegri a inquadrare il problema, oggi tocca a Montella, in precedenza si era lamentato anche Mihailovic. Aspettiamo adesso Sarri e Spalletti al primo episodio mal interpretato a loro favore dalla tecnologia.

Capitolo Dybala. Come Higuain si è sacrificato e non ha segnato. Il sorriso non è però quello delle prime giornate di campionato. I motivi sono semplici: qualche guaio amministrativo col suo vecchio procuratopre, un risarcimento richiesto dal vecchio sponsor tecnico e la fine di un amore con la sua fidanzata. Situazioni che la testa non riesce a sgomberare soprattutto nel momento di una sostituzione mal digerita come quella di ieri. Verrà perdonato? O anche per lui, senza sconti, è pronto lo sgabello di Bonucci utilizzato a Oporto?