Da Nedved a Bonucci: quando un cartellino ti nega Milan-Juve

Il grande ex di giornata Bonucci è costretto a saltare la partita per squalifica: ma non è la prima volta che capita quando c’è Milan-Juve

La sfida tra Milan e Juventus è una delle classiche del calcio italiano ma è anche una di quelle gare in cui troppo spesso è purtroppo capitato che un giocatore di punta (di una squadra o dell’altra) sia stato costretto a saltare l’incontro per squalifica.

PAVEL, SE IN QUELLA FINALE CI FOSSI STATO TU… – Bonucci, infatti, è soltanto l’ultimo di una lunga di serie di giocatori che si è visto estrarre un cartellino fatale a ridosso di Milan-Juve e ce n’è uno, risalente al maggio 2003, che vive purtroppo ancora negli incubi dei tifosi bianconeri: stiamo parlando della semifinale di ritorno della Champions League 2002/2003 quando, a causa di un fallo inutile sul centrocampista del Real Madrid McManaman, Pavel Nedved vide estrarre nei suoi confronti un cartellino giallo che lo costrinse a saltare – in quanto diffidato – la finale di Manchester contro il Milan, poi vinta dai rossoneri. Un altro protagonista delle squalifiche è Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese, infatti, fu costretto a saltare Milan-Juve del campionato 2004/2005 per una squalifica rimediata tramite prova tv a causa di un colpo proibito a Cordoba in Juve-Inter: un episodio simile si ripeté nella stagione 2011/2012 quando il giudice sportivo – sempre tramite prova tv esercitata a causa di colpo dato ad Aronica – assegnò tre turni di squalifica ad Ibra, che in quel momento vestiva la maglia rossonera e che quindi non partecipò a quel Milan-Juve del 25 febbraio 2012, passato alla storia come la sfida del gol annullato a Muntari.