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Caro Bonucci, questo Milan non è come la tua prima Juve
Nella testa di Bonucci continua il parallelismo tra il suo Milan e la Juve 2010/11, ma tante cose non tornano
«L’entusiasmo iniziale è stato lo stesso. Poi tanti nuovi acquisti, quasi come il mio primo anno alla Juve». Parola di Leonardo Bonucci, rilasciata alla rivista ufficiale dell’Ac Milan. Un parallelismo ancora tirato fuori dall’ex bianconero, che non è riuscito a staccarsi di dosso quel peso. Quello di tutte le stagioni passate a Torino, dove mattoncino dopo mattoncino era arrivato a costruirsi un’identità di giocatore di livello top.
Dalla palla tolta all’ultimo dalla testa di Higuain (in un ormai lontano Juventus-Napoli), alla fenomenale semifinale di Champions contro il Real. Tant’è che in quella finale, di Berlino, c’era arrivato con la nomea di difensore più forte al mondo. Tutta questione di testa, sicuramente, ma soprattutto di equilibrio. Quella fragilità che amalgamata insieme diventa fortezza. Bonucci ha dato tanto alla Juve e la Juve tanto a Bonucci. Dove pende la bilancia, dopo questa prima parte di stagione del neo-capitano del Milan, sembra essere chiaro a tutti.
La Juve da quarta a dicembre a settimana, il Milan da undicesimo rimane un’incognita. E Agnelli non spese 40 milioni per un difensore
Ma torniamo su quel parallelismo. «La differenza – continua Leo- sta nella partenza. Con la Juve (di Delneri, ndr) l’inizio fu ottimo, arrivammo a dicembre nelle prime posizioni. Poi da gennaio ci fu un tracollo inspiegabile. Qui al Milan invece abbiamo avuto grandi difficoltà nell’amalgamare un gruppo del tutto nuovo».
Certo la Juve targata Delneri 2010/11 è una di quelle annate che sarebbe meglio non ricordare. E non si vuole incorrere nel revisionismo storico, ma ci sono da fare comunque un paio di precisazioni. La Juve in quel gennaio orribile incominciò perdendo 4-1 col Parma, prosegui con un netto k.o a Napoli per poi raccogliere tre punti col Bari, uno scialbo 0-0 dalla Samp e ancora una sconfitta contro l’Udinese. Totale: quattro punti in un mese.
Milan 2017/18, mese di novembre: quattro punti totali. Mese di dicembre (con ancora la sfida contro la Fiorentina da giocare): quattro punti. Senza contare che quella Juve in quello stesso periodo dell’anno (novembre/dicembre) si trovava comunque quarta in classifica. Arriverà poi settimana, dopo un pessimo girone di ritorno. Ma intanto questo Milan per ora è undicesimo a più nove dalla zona retrocessione. Un periodo d’oro non c’è ancora mai stato. Forse arriverà, ma è meglio non mettere troppo le mani avanti. Di questi tempi la scaramanzia non è mai troppa. Quindi la Juve 2010/11 rimane una cosa e il Milan incompiuta di questa stagione un’altra. Anche perché Agnelli non tirò fuori 40 milioni per un difensore in quegli anni. E Bonucci queste cose dovrebbe saperle…