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Benatia: «Io goleador? Posso giocare anche mezza punta»
L’uomo del momento in casa Juventus concede una lunga intervista in cui parla di sé e di tutta la squadra. Ecco le dichiarazioni di uno spavalado Medhi Benatia
È l’uomo copertina delle ultime settimane bianconere. Medhi Benatia si è finalmente preso la Juventus, tornando ad essere uno dei centrali di difesa più competitivi del pianeta. Il magic moment del difensore marocchino, iniziato col gol qualificazione del Marocco al Mondiale di Russia, è stato suggellato dalla marcatura da ex contro la Roma. Lo straordinario periodo di forma del difensore è dettato da una consapevolezza ritrovata e da una mentalità vincente che emerge anche dalle sue ultime dichiarazioni. Ecco cosa ha detto lo spavaldo Medhi Benatia ai microfoni di J TV. Un po’ scherzando e un po’ no. Alla faccia degli ultimi insulti ricevuti sui social.
FIUTO DEL GOL – «Se ho l’istinto del goleador? L’ho già detto al mister… Se ha bisogno di una mezza punta, posso “girare intorno” al Pipita… Ma l’idea non gli piace».
NAZIONALE – «Andare al Mondiale era un sogno e siamo riusciti a realizzarlo dopo 20 anni. Essendo il capitano della Nazionale sentivo una responsabilità in più ed è bello essere riusciti a qualificarci. Non vedo l’ora di andare in Russia, portare la famiglia e spero di fare bene. Ricordo l’ultima volta del Marocco ai Mondiali, era Francia ’98. Nel girone c’erano Brasile, Scozia e Norvegia e il Marocco uscì subito. Ora speriamo di passare il primo turno».
SCUDETTO – «Le avversarie scudetto? Bisogna continuare così, perché se non si subiscono gol aumenta la fiducia e quando siamo sullo 0-0, con i giocatori che abbiamo davanti possiamo segnare da un momento all’altro. Le altre avversarie? Il Napoli sarà con noi fino alla fine, ma ho visto bene anche la Roma che credo abbia qualcosa in più rispetto all’Inter che è comunque una squadra solida. Saremo in tre, quattro squadre a giocarci lo scudetto, ma sono convinto che a marzo o aprile, quando arriveranno le partite che contano, la Juve sarà davanti».
INFORTUNI – «All’Udinese ho giocato sempre per tre stagioni e abbiamo fatto grandi cose, così come a Roma dove non ho subito infortuni. Nell’ultimo anno al Bayern ne ho patiti parecchi e sono andato un po’ in difficoltà. L’anno scorso non ho giocato molto, ma ora il mister mi sta dando un minutaggio importante e spero di ricambiare la fiducia facendo sempre meglio. Qui si lavora molto e se si vuole giocare la domenica ci si deve allenare bene. Il mister non guarda i nomi, ma segue le sue idee e se ha bisogno di cambiare lo fa senza pensarci due volte. Sappiamo di dover dare tutti il 100% e così in allenamento c’è sempre grande intensità».
VERONA – «Il Verona? Giocare contro chi lotta per la salvezza è sempre dura e contro la Juve tutti danno il massimo. A Verona dovremo sudare, correre e trovare le giuste motivazioni. Quando si gioca contro Napoli, Inter o Roma quasi non c’è bisogno dell’allenatore, perché siamo tutti concentratissimi, ma questo deve accadere anche nelle altre partite».