Sarri-Insigne, bello il teatrino: ma il calcio non è un Cinepanettone
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Sarri-Insigne, bello il teatrino: ma il calcio non è un Cinepanettone

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Ieri a Bergamo, in occasione di Atalanta-Napoli, ne sono successe davvero di tutti i colori: tra sVARioni, sceneggiata di Insigne e piagnistei di Sarri ce n’era per tutti i gusti. Tranne il nostro

Se ieri pomeriggio, verso ora di pranzo, avete sciaguratamente deciso di guardare Atalanta-Napoli credendo di assistere a una partita di calcio, avete compiuto un grosso errore. Perché lo sconcertante effetto della visione, con post gara incluso nel pacchetto, è stato quello di una stucchevole sitcom americana, con tanto di risate sotto. O, se preferite riferimenti più familiari alla nostra cultura, di un demenziale Cinepanettone. Ma meglio lasciar stare, che poi c’è il rischio di fare pure un complimento a De Laurentiis.

Tralasciando momentaneamente le chiacchiere da Var, che in questo caso tanto chiacchiere non sono, ci concentriamo su un paio di momenti di orrida comicità. Il primo è il teatrino della sostituzione di Insigne, raccapricciante. Perché dopo essersi preso a insulti per buona parte del match con i tifosi di casa, e dopo aver bidonato un’occasione colossale, Sarri pensa (giustamente) di porre fine alla sua partita. Ma il piccolo Lorenzino se la prende come un bimbetto che è stato messo in castigo per aver tirato i capelli alla sorella. Esce dal campo piagnucolante e frustrato; e ci scappa pure un “vaffa…” verso il mister a colorare ulteriormente la performance. Un’insubordinazione che, nel dopo gara, Sarri declassa così: «Insigne? Sono cose normali. Voi non avete le telecamere in allenamento, perché io e Lorenzo litighiamo e facciamo pace 3 o 4 volte alla settimana quindi è tutto normale». E lo dice come se una cosa del genere fosse veramente normale.

Però il bello, o il brutto, deve ancora venire. Perché la suddetta non è l’unica stupidaggine pronunciata ieri dal tecnico del Napoli. C’è anche la fantasiosa sparata sul calendario (si vede che è una moda da quelle parti). Il fatto che la Juventus giochi le prossime otto gare dopo i partenopei è uno smacco troppo grande per l’amico Maurizio: «Penso sia stato un errore mastodontico fatto dalla Lega, in alcune gare si poteva mediare e creare soluzioni simili, quindi o giocare in contemporanea o fare giocare qualche gara avanti noi. Si è verificata una combinazione su un milione. Mi dispiace, sono certo che si sia verificata in buona fede, ma un minimo di dubbio sulle capacità di chi deve organizzare queste cose mi viene». Una fesseria colossale, immediatamente sbugiardata dalla Lega, che fa notare come l’alternanza prima-dopo tra bianconeri e azzurri nella totalità del campionato sia perfettamente equa. Trattasi insomma, ancora una volta, di sterili e squallide lamentale propinate ad arte da un cabarettista da tavernetta.

Vi evitiamo il cliché, tra l’altro veritiero, che fa più o meno: “alla Juventus tutto questo non sarebbe mai successo“. Ci basta sottolineare che simili pagliacciate non sarebbero accettabili in nessuna squadra del pianeta Terra. Crediamo fermamente che lo stile della Società Sportiva Calcio Napoli, sia un insulto al folklore e al trasporto di una piazza meravigliosamente appassionata. Il calcio non è un Cinepanettone, i calciatori e gli allenatori non sono commedianti. Già lo sapete: i campionati non si vincono coi teatrini e le polemiche. Dopo sei anni il concetto dovrebbe essere parecchio chiaro. Non imparate mai.

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