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Bravetti (LazioNews24): «Juve favorita, ma a Torino si mangiano le mani per Immobile…» – ESCLUSIVA
La collega di Lazio News 24 ci fa vivere la vigilia del match dell’Olimpico con gli occhi dei biancocelesti. La partita, Immobile, Milinkovic, Inzaghi: Elena Bravetti sviscera tutti i temi di Lazio-Juve
Sembra una partita come tutte le altre: semplicemente Lazio contro Juventus, punto di collisione tra due delle squadra migliori della Serie A. Ma questo match, in programma domani sera alle 18 nella suggestiva cornice dell’Olimpico di Roma, nasconde mille suggestioni, indiscrezioni, spunti di riflessione. Elena Bravetti, collega di Lazio News 24, ha fatto una chacchierata con noi analizzando uno ad uno alcuni dei temi più caldi della vigilia; le sue parole in esclusiva per Juventus News 24.
Lazio-Juve: classifica alla mano sono 13 i punti che separano le due compagini (bianconeri con una partita in meno), ma negli ultimi due match Inzaghi non ha fatto capire nulla ad Allegri. I biancocelesti avranno dalla loro il “fattore Olimpico” anche se il dispendio di energie mentali e fisiche in Tim Cup potrebbe gravare più sulla Lazio che su Madama. Chi è la favorita?
«La Juventus – attualmente al secondo posto in classifica e vincente degli ultimi Scudetti – è ovviamente favorita. Inoltre, prendendo in considerazione gli ultimi impegni in Coppa Italia, l’armata di Allegri ha messo ko l’Atalanta. Al contrario, la Lazio è arrivata fino ai calci di rigore contro il Milan, per poi uscire sconfitta dal match. Tanti tifosi saranno presenti all’Olimpico: circa 35.000 dovrebbero essere i biancocelesti, a cui si aggiungerebbero circa cinquemila bianconeri. Le Aquile avranno dalla loro il sostegno della Curva Nord, che tenterà di far recuperare facilmente le energie psico-fisiche spese nella semifinale di ritorno di Tim Cup. Come confermato da mister Inzaghi nel corso della conferenza stampa, contro la Juventus non mancheranno gli stimoli, le pile si ricaricheranno da sole».
Ciro Immobile: capocannoniere in Serie A, in lizza per la Scarpa d’Oro… quanto è un rimpianto per la Juventus? Lasciato partire troppo facilmente nel 2014 o era impensabile immaginare che potesse diventare un crack del genere? Già 4 centri nei due confronti stagionali tra Lazio e Juve: come si ferma un giocatore così?
«Mi immagino che i tifosi juventini, ammirando le prodezze di Ciro Immobile, si stiano mangiando le mani. Probabilmente è stato fatto partire troppo presto, magari preferendo altri giocatori rispetto a lui. Nonostante ciò, l’ambiente della Lazio ha aiutato molto l’attaccante campano. Dopo una parentesi decisamente sottotono vissuta lontano dall’Italia, sembrerebbe aver trovato nella Capitale il posto adatto a lui. Non è da escludere quindi che, rimanendo in una squadra come la Juventus, non avrebbe avuto lo stesso rendimento che ha contraddistinto fin qui la sua esperienza con la maglia con l’Aquila sul petto. Le sue qualità – unite alla grinta e alla determinazione che mette sempre in campo – hanno causato non pochi problemi alle retroguardie delle compagini di Serie A. La Juventus può vantare una difesa davvero solida, ma Ciro sembrerebbe aver preso le contromisure, avendola beffata per ben quattro volte».
Simone Inzaghi: amico d’infanzia di Paratici, si dice sia il profilo perfetto per il post Allegri. Sei d’accordo? Nella sua parentesi a Roma ha dimostrato di essere un allenatore di primissimo livello valorizzando interpreti che altri tecnici non avevano neanche preso in considerazione (vedi Luis Alberto). In che modo le sue capacità tattiche/gestionali potrebbero sposarsi col modello Juve? Credi che la prossima stagione Inzaghino siederà ancora sulla panchina biancoceleste?
«Nonostante le voci sull’eventuale approdo di Simone Inzaghi a Torino, personalmente non riesco a vederlo su nessuna panchina che non sia quella biancoceleste. All’allenatore do il merito di buona parte del successo che sta ottenendo la Lazio: è riuscito a ricompattare lo spogliatoio, ad evitare ogni dissapore, a trasmettere ai giocatori un’idea di gioco ben precisa. Parlando obiettivamente, il suo futuro sarà senz’altro in una grande squadra, che potrebbe essere benissimo la Juventus. Penso che però il suo addio dalla Capitale non sarà imminente: spero che rimarrà ancora per almeno un paio d’anni nella Lazio».
Milinkovic-Savic in questo momento è il centrocampista più dominante della Serie A. Ma in cosa puó migliorare ancora? Il suo agente Kezman dice che è più forte di Pogba: sei d’accordo? La Juventus, chiaramente, lo segue. Ma credi che i torinesi abbiano davvero chance di arrivare ad acquistare il serbo? Quest’estate per lui si scatenerà un’asta milionaria: per quanto potrebbe partire?
«I numeri parlano chiaro e Milinkovic sta facendo capire a tutti quanto sia importante per la formazione di Inzaghi. Nonostante le alte pretese del presidente Lotito – che non lo lascerà partire se non di fronte ad un’offerta superiore ai 100 milioni – sarà difficile trattenerlo. Ogni giorno aumentano le corteggiatrici, tante big europee che lo vorrebbero nelle proprie formazioni. La Juventus, rispetto a PSG, United e City, mi sembra più indietro, ma solo perché il campionato italiano – in quanto a disponibilità economiche – non può ancora concorrere con quello inglese o francese. Già nel corso della prossima sessione di calciomercato potrebbe scatenarsi un’asta milionaria per lui. Sarà un addio doloroso, sia per i tifosi che per il giocatore, che ha sempre confermato di stare ‘strabene’ nella Lazio. Milinkovic ha solo 23 anni, margini di crescita spaventosi, diventerà sicuramente un top player di un grande club. Pogba? E’ più forte il ‘Sergente’».
Douglas Costa ha recentemente parlato molto bene del connazionale Felipe Anderson. Ma partirà titolare con la Juve? Quale formazioni potrebbe schierare Inzaghi? Ci sono ballotaggi? Caceres come sta?
«Ci sono ancora tanti dubbi riguardo la formazione che mister Simone Inzaghi schiererà domani. Le uniche certezze sono la presenza di Basta sull’out di destra, a causa della squalifica di Marusic, e l’assenza di Caceres, alle prese con un problema muscolare. L’uruguaiano non è ancora al top della condizione a causa dei piccoli problemi fisici che sta avendo e che non gli hanno consentito di avere ancora molto spazio in campo. In attacco – visto l’ottimo rendimento di Anderson nelle ultime partite e le prestazioni non convincenti di Luis Alberto – è sempre aperto il ballottaggio. Probabilmente la rifinitura di quest’oggi dirà di più su chi avrà la meglio».
Scudetto: Juve o Napoli? I due big match di sabato (Lazio-Juve e Napoli-Roma) saranno decisivi nella corsa al Tricolore? Cosa pensi della “guerra mediatica” che i partenopei stanno facendo ai bianconeri? Che opinione ti sei fatta sulla questione “Scansopoli”?
«Vedendo la classifica attuale, questo potrebbe essere l’anno giusto per il Napoli per vincere lo Scudetto. I partenopei, però, hanno ‘sacrificato’ sia l’Europa League sia la Coppa Italia. La Juventus è ancora in corsa su tre fronti, e proprio per questo – nonostante riserve da far invidia a qualsiasi altra squadra di Serie A – potrebbe fare qualche passo falso in campionato. Sulla questione ‘scansopoli’, penso che sia tutto un po’ esagerato, non credo nella remissività di alcune squadre. La lotta per il titolo è serratissima, è normale che ci siano delle diatribe tra i due club che se lo contendono».