Juventus U23
Lucchese Juventus U23, nello stadio dove nacque il mito di Lippi
Da Eusebio Di Francesco a Giovanni Galli, la storia della Lucchese e dei suoi incroci in bianco e nero contro la Juventus
La Juventus che gioca a Lucca. Non è uno scherzo di carnevale (quelli sono riservati alla vicina Viareggio) ma neanche uno scherzo di Halloween, nonostante la festività sia molto vicina. Si tratta della nona giornata di campionato di Serie C, in cui la Juventus U23 giocherà allo Stadio Porta Elisa contro la Lucchese. Uno stadio in cui la Juve ha già giocato in un tempo molto lontano.
La Lucchese in Serie A
A Lucca ci si ricorda vagamente di quel periodo, visto che si parla degli anni ’30 e dell’immediato post seconda guerra mondiale. Gli scontri diretti tra bianconeri e rossoneri parlano di sei vittorie juventine, tre per le pantere e sette pareggi. Clamorosa fu la prima giornata del campionato 38/39, quando la Lucchese si impose in casa per 1-0 con gol di Rossellini all’86’ minuto. Fu il preludio per una stagione deludente per i bianconeri, che arrivarono all’ottavo posto, ma ancora peggio andò ai rossoneri che retrocessero in Serie B.
L’ultimo scontro tra le due squadre risale al campionato 51/52: una Lucchese disperata affrontava in casa una Juventus con lo scudetto già vinto. Ai rossoneri serviva una vittoria per sperare di acciuffare la salvezza, ma arrivò uno 0-0 che li portò a giocarsi lo spareggio con la Triestina, che segnò la rerocessione in B.
Gli anni d’oro della Lucchese
Se si parla di calcio a Lucca, tuttavia, è facile che i primi ricordi siano della magica epopea che vide la Lucchese in Serie B negli anni ’90. L’idolo di quelle annate fu il bomber Roberto Paci, record di presenze (375) e di reti (137) con la maglia rossonera e ancora ricordato in città come uno dei più grandi.
Erano anni in cui lo stadio veniva preso d’assalto dai tifosi, e anche se non sempre le stagioni regalavano grandi emozioni, la passione non si faceva mai mancare. Memorabile, nella stagione 98/99, il match vinto contro il Napoli per 3-2, con il rigore della vittoria segnato a dieci minuti dalla fine da Nazzareno Tarantino e con la curva ovest che si riversò incredula a bordo campo per festeggiare.
Dal Porta Elisa sono passate tante giovani promesse poi sbocciate: da Eusebio Di Francesco a Massimo Rastelli, passando per Pierre Wome (convocato ai mondiali di Francia ’98 con la nazionale del Camerun dopo la stagione a Lucca) a Souleymane Diamoutene. E anche dalla panchina sono passati nomi importanti, come Eugenio Fascetti, Corrado Orrico, Tarcisio Burgnich, fino ad arrivare alla parentesi dirigenziale di Giovanni Galli.
Il nome che salta più all’occhio, ad ogni modo, rimane quello di Marcello Lippi. Con i rossoneri terminò la sua carriera da calciatore nel 1982, per poi tornare al Porta Elisa nelle vesti di allenatore nel 1991, portando la squadra all’ottavo posto in Serie B. Dopo quella stagione arrivò la chiamata in Serie A dell’Atalanta, del Napoli e infine della Juventus, nella quale fece la storia con la vittoria della Champions League e della Coppa Intercontinentale.
La Lucchese degli anni 2000
Dopo la retrocessione in C nel 1999, la Lucchese non è più riuscita a risalire in B. Nel corso degli anni, buone stagioni (con l’indimenticato bomber Eupremio Carruezzo in avanti) si sono alternate a campionati difficili, fino a dover affrontare, per ben due volte in tre anni, l’incubo del fallimento. Ad oggi la Lucchese si presenta come una squadra radicalmente rinnovata rispetto all’ultimo anno. Via lo storico capitano argentino Marcos Espeche, la squadra allenata da Giancarlo Favarin è piena di giovani in cerca di riscatto.
Un riscatto che la città, sempre piena di turisti ammaliati dalla sua bellezza e rediviva grazie ad eventi come il Lucca Comics e il Lucca Summer Festival, vorrebbe concretizzare con una insperata, ma coraggiosa, risalita in Serie B. In fondo, sognare non costa niente.