Amauri a RBN: «Credevo fosse l'anno buono per la Juve in Champions»
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Amauri a RBN: «Credevo fosse l’anno della Champions. Chi non vorrebbe giocare con CR7…»

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Amauri, ex attaccante della Juve, ha rilasciato un’intervista parlando della Champions League, del futuro e del derby con il Torino

Ai microfoni di Radio Bianconera, Amauri è intervenuto parlando di tanti temi legati al mondo della Juve. Di seguito riportate le parole dell’attaccante italo-brasiliano.

PRESENTE – «Sono dall’altra parte dell’Oceano. Per adesso mi concentro al 100% sulla famiglia, però più avanti sicuramente vorrei fare qualcosa sempre legato al calcio perché è quello che ho fatto tutta la vita. Allenare? Ci sto pensando e, anche se non c’è niente di certo per ora, il pensiero mi sta sfiorando ultimamente».

DERBY – «Da parte del Torino il derby è molto più sentito. La settimana è molto più impegnativa, si parla solo di questo. Anche sponda Juve si sente, però non è così intensa come per i granata».

BELOTTI – «Lui ha sempre dimostrato di essere un giocatore con potenzialità. Ha fatto benissimo, ha fatto i suoi gol e come è normale ha passato momenti particolari, come ogni attaccante. Sicuramente ha un futuro brillante e sta dimostrando le sue qualità. Gli diedi un celebre consiglio? Sì aveva fatto un primo tempo in cui era più preoccupato a fare quello che diceva l’allenatore piuttosto che quello che sapeva fare e io gli avevo detto di pensare più a sé stesso e a quelle che erano le sue capacità. Lui ha fatto così e ha fatto gol. Sono contento per lui, deve essere bravo a sfruttare le sue qualità. Anche perché il tempo passa (ride, ndr)».

CONTATTI CON LA JUVE – «Non ho contatti con nessuno in questo momento. Diciamo che quelli della mia epoca sono andati via tutti tranne Chiello e Barzagli. Barza credo che già il prossimo anno andrà in società. Poi qualsiasi giocatore vorrebbe lavorare con la Juve in futuro, credo che ogni persona vorrebbe lavorare con una società del genere».

LA JUVE – «Io credo che la Juve, dopo quello che è successo nel 2006, ha passato due anni un po’ particolari. Poi che la Juve sarebbe tornata la Juve che tutti sanno e conoscono era questione di società, che è arrivata nel 2012, e allenatore, che doveva avere gli attributi giusti per comandare certi campioni. Nel 2012 sono tornati gli Agnelli, è rientrato Conte, che conosce benissimo l’ambiente e quell’innesco è stato importante per dare vita a questi otto anni consecutivi. Manca sicuramente la ciliegina che è la Champions. Io credevo potesse essere questo l’anno buono, ma purtroppo ha trovato un Ajax che sta facendo qualcosa di incredibile, così importante che è riuscita a fare fuori pure la Juve».

MERCATO – «Difficile dirlo, perché se guardi ci sono giocatori fantastici in tutti i ruoli. Io credo che alla Juve con l’Ajax sia mancato Chiellini, poi magari dirò una cavolata. Con l’infortunio di Chiello, che è dovuto stare fuori, ha un po’ pagato. I gol arrivano, ma la difesa è al massimo solo se c’è lui. Difficile dire un giocatore che possa completare questa squadra: hanno i bomber, il portiere ce l’hanno, è difficile. Se rimane bisogna chiedere ad Allegri».

FUTURO DI ALLEGRI – «Io spero che Allegri possa rimanere. Cinque anni non sono pochi e conosce bene tutti. Non so cosa succede all’interno, poi certo Guardiola non è l’ultimo arrivato».

RONALDO – «A chi non piacerebbe giocare con un campione del genere? Ho avuto la fortuna di giocarci contro qualche volta, è fantastico. Uno così averlo accanto non è una brutta cosa».

I TRE BRASILIANI – «Ci sentiamo tutt’ora. Le uova di Felpe Melo? (ride, ndr). Ora anche lui è dall’altra parte del mondo, comunque l’amicizia è rimasta sia con lui che con Diego. Ci sentiamo ancora e come ho detto purtroppo siamo capitati in quel periodo particolare, però fa parte del gioco e della vita. L’importante è prendere il lato positivo».

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