Paolo Scirea a RBN: «Gaetano univa tutti, ha lasciato un grande vuoto»
Paolo Scirea, fratello dell’indimentibile Gaetano, è intervenuto a Radio Bianconera per ricordare il grande campione della Juventus
Gaetano Scirea è sempre nel cuore del popolo bianconero, del quale il difensore è stato simbolo e orgoglio. Il fratello Paolo, ai microfoni di Radio Bianconera, ha voluto ricordare il grande campione e Capitano della Juventus.
GIOCATORI SIMILI – «È difficile dire se c’è qualcuno che mi ricorda mio fratello, perché non mi sono mai posto questa domanda. Il calcio, come tutti gli sport, vive un momento particolare. Quando giocava Gaetano la società era più tranquilla. Di giocatori bravi ce ne sono molti. Non dobbiamo sempre sminuire i problemi del mondo del calcio».
LEADER – «Sul campo rifletteva il suo carattere tranquillo e chiuso. Lui riusciva ad unire tutti perché stando uniti i risultati arrivano. Lui ha giocato con giocatori molto bravi».
MANCANZA – «Io sono più grande di Gaetano. Lui era più forte di me. Mi manca come fratello. Negli anni che ha giocato non me lo sono goduto molto. Quando aveva terminato di giocare potevamo goderci più tempo insieme, ma lui se n’è andato e ha lasciato un vuoto incolmabile. Le parole di Furino? La professione lo ha limitato un po’, voleva godersi suo figlio ma la vita gli ha fatto questo scherzo».
RICORDI – «Mi soffermo sulle foto in oratorio. Le sfoglio sempre e mi commuovo sempre. L’aneddoto migliore è quando si allenava nel campo comunale e si fermava sempre a firmare gli autografi per dare l’esempio da capitano. Io ero impaziente e volevo andar via ma lui rimaneva anche un’ora».