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Pogba: «Il razzismo è stupido. Ecco cosa mi è successo alla Juve»
Paul Pogba, in una lunga intervista, ha parlato del tema del razzismo, grande problema del calcio italiano: le sue parole
In un’intervista rilasciata al Times, Paul Pogba ha parlato di vari temi, tra cui il razzismo, raccontando un episodio avvenuto quando giocava alla Juve.
CRITICHE – «Gioco sempre così e, grazie a Dio, ho vinto la Coppa del mondo giocando in questo modo. Linguaggio del corpo, taglio di capelli, tutte queste cose sono solo per parlare. Fin da bambino, gioco così: non è un problema quando vinciamo, solo quando perdiamo o se faccio una brutta prestazione diventa un problema. Sono diventato un altro giocatore a causa del prezzo pagato per acquistarmi. Perché è stata la cifra più alta della storia allora e ha cambiato il modo di vedermi. Ti aspetti di più a causa del prezzo: una buona partita diventa una prestazione normale, una partita di alto livello sarà solo una buona gara».
RAZZISMO – «L’ho provato ed è davvero triste da vedere su un campo da calcio. I tifosi che lo fanno, hanno anche persone di colore nella loro squadra, quindi fare qualcosa del genere è davvero stupido. Non rispettano il giocatore avversario e non rispettano nemmeno il giocatore nella propria squadra. Non so se sono razzisti o ignoranti o semplicemente non vogliono che tu ti esprima nel migliore dei modi. Ho sentito un sacco di cose ma io non reagisco, sorrido».
EPISODIO – «Una volta avevamo una partita contro la Fiorentina e sono appena uscito dalla panchina, alcune persone stavano facendo il suono della scimmia, e ho detto perché? Gli ho dato la mia maglietta ed erano davvero felici, e poi alla fine mi hanno applaudito. La mia reazione? Io prego solo per loro e faccio capire alla gente che ci piace semplicemente lo sport e ci piace giocare a calcio. Capisco che vogliono che la loro squadra vinca, ma ci sono diversi modi per attirare l’attenzione. Fare qualcosa del genere, e nel 2019, è davvero stupido. Il mondo è bello con molti colori e molte culture».