Juventus Women
Juventus Women, alle radici di un progetto vincente
Il calcio femminile sta vivendo un momento d’oro, grazie anche all’apporto dato dalla Juventus Women e dal suo settore giovanile
«Mi piace pensare di poter essere un esempio per le bambine che stanno crescendo. Io consiglio sempre di sognare e soprattutto di lottare contro ogni tipo di pregiudizio». La frase di Cristiana Girelli, pronunciata solo pochi giorni prima dell’esordio al Mondiale, esprime a pieno la crescita che il calcio femminile ha avuto negli ultimi anni. Una crescita fatta non solo di successi, non solo di strutture, non solo di aumenti d’ingaggio, ma una crescita fatta prima di tutto di visibilità.
È stata una stagione magica ed importante per il calcio femminile, e la vetrina Mondiale ha sicuramente dato un contributo straordinario. Lo dimostrano i numeri, come i 7.300.000 spettatori contro il Brasile, ma lo dimostrano anche i sorrisi orgogliosi delle azzurre che adesso vengono riconosciute e fermate per strada per un autografo e per una foto.
Impossibile non dare i meriti alla Juventus, che ha avuto la forza di credere in un progetto innovativo prima di altri club e di portare avanti iniziative che creano dei precedenti, come quella di prestare l’Allianz Stadium per una gara di campionato. Un progetto che, in soli due anni, ha portato a risultati importantissimi, sul campo e non.
La Prima Squadra ha vinto per la seconda volta in due anni lo scudetto, portando a casa anche la Coppa Italia. La Primavera ha trionfato nel torneo di Viareggio, alla sua prima edizione, ed è arrivata nella final four per lo scudetto. L’Under 17 si è laureata campione d’Italia battendo l’Inter ai rigori e anche l’Under 15, contro il Treviso, ha vissuto la stessa emozione.
La stagione passata è un segnale importante, per il mondo bianconero e non solo. È la voce di un movimento che rivendica un ruolo di prima linea, al pari di quello maschile, a partire dal riconoscimento del professionismo.
Adesso le bambine riconoscono nelle calciatrici i loro idoli ma soprattutto sognano di giocare a calcio: è già una grande vittoria per il movimento.
Josephine Carinci