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Pjanic e Rugani soffrono fisicamente, Douglas Costa cambia il match: l’analisi tattica
La Juve ottiene il pass per gli ottavi grazie a una perla di Douglas Costa nel finale. In 3 punti, l’analisi tattica del match
Nonostante una gara sofferta, la Juve trova una vittoria contro la Lokomotiv Mosca e passa il turno: l’analisi tattica del match.
Pjanic in sofferenza fisica
Da parecchio tempo non si vedeva una Juve in tale affanno fisico. I bianconeri hanno sofferto continuamente a palla persa, con la squadra molto pigra nel ripiegamento. Ogni volta che il Lokomotiv recuperava il possesso, riusciva a risalire velocemente, anche dal portiere: ne è un esempio l’azione del pari, con Gabriel che blocca palla dopo un cross e trova subito un compagno che, in campo aperto, si invola palla al piede senza alcuna pressione. I giocatori della Juve si sono fatti saltare con troppa facilità (Rabiot e Khedira su tutti), si è vista lentezza tanto nella riaggressione quanto nella difesa posizionale: buchi al centro e pigrizia nello scivolare lateralmente. Pjanic è uno di quelli che ha sofferto più il contesto tattico della gara: spesso in inferiorità numerica in mezzo, ha patito molto quando è stato puntato dagli avversari. Tanti errori tecnici non da lui.
Rugani in affanno contro Eder
Se è vero che la Lokomotiv Mosca ha consolidato meglio il possesso rispetto all’andata, i russi hanno continuato a lanciare lungo per Eder quando ne avevano l’opportunità. La grande fisicità dell’attaccante portoghese consentiva così di risalire il campo. Rugani ha sofferto molto i duelli contro Eder, che già all’andata aveva fatto vedere i sorci verdi contro Bonucci e De Ligt. Il difensore ex Empoli si è poi fatto saltare facilmente nel secondo tempo sull’azione che ha portato all’occasionissima del Lokomotiv. Insomma, dopo aver patito molto Pinamonti contro il Genoa, Rugani non offre una prestazione positiva.
Douglas Costa dà creatività nell’ultimo terzo
Pur schierandosi con il 442 anziché con il 532 dell’andata, la Lokomotiv ha comunque protetto benissimo il centro del campo. La Juventus ha avuto le solite difficoltà nello scardinare una fase difensiva che fa densità in mezzo, con tanti errori tecnici e una scarsa brillantezza fisica. Inoltre, c’è sempre la sensazione che si sfrutti male l’ampiezza, si potrebbe provare di più ad allargare gli avversari servendo meglio i terzini. In ogni caso, l’ingresso di Douglas Costa ha nettamente cambiato l’imprevedibilità offensiva della squadra. La sensazione è che il brasiliano sarà imprescindibile per aumentare la pericolosità offensiva ad una squadra che forse crea meno rispetto alla mole di gioco che produce. Vedremo come lo utilizzerà Sarri: se lo schiererà trequartista, se lo farà partire più defilato o se invece gli darà tanta libertà tattica.