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Emergenza Coronavirus, Moggi: «Giusto non assegnare il titolo in Serie A»
Emergenza Coronavirus: Luciano Moggi commenta il difficile momento legato all’emergenza Coronavirus, anche in Serie A
Luciano Moggi ha parlato ai microfoni di TuttoSalernitana. L’ex dg della Juventus ha detto la sua sull’emergenza Coronavirus e sulla situazione in Serie A.
CORONAVIRUS – «Sicuramente siamo a cospetto di un qualcosa di eccezionale, che sta comportando danni a tutti i livelli. Ora non è il momento di parlare di eventuali responsabilità, la speranza è che possa esserci presto un ripristino della normalità anche grazie al senso di responsabilità della popolazione. Siamo chiamati a restare a casa e lo faremo, l’auspicio è che ognuno poi possa riprendere a svolgere il proprio lavoro. Anche l’economia avrà una crisi senza precedenti, il calcio in particolare. Questo sport è la quarta azienda italiana, attorno ad esso ruotano tantissimi soldi e ci saranno società anche di un certo livello che rischiano di scomparire».
STOP CAMPIONATI – «Non ha avuto senso giocare quelle gare a porte chiuse, forse bisognava fermarsi prima. Si potrebbe fare una previsione sui campionati se sapessimo con certezza quando si potrà tornare alla normalità, viceversa ogni ipotesi non sta in piedi. Secondo me non ci sono i tempi e i presupposti per concludere le stagioni».
SERIE A – «La soluzione è semplice: in A non bisogna assegnare il titolo considerando qualificate alla Champions le prime 4, stesso discorso per l’Europa League. Retrocedono le ultime due e salgono le prime due dalla B senza disputare i playoff. Mi sembrerebbe anche giusto per Benevento e Crotone. Non vedo altre alternative, sinceramente. Si passerà ad una A a 22 e l’anno prossimo, pur con l’incombenza degli Europei, si farà di necessità virtù annullando amichevoli inutili e cominciando prima come accade in tanti paesi europei».