Giletti a RBN: «Il calcio ha capito tardi la drammaticità della situazione»
Giletti a RBN: «Il calcio ha capito tardi la drammaticità della situazione». Il pensiero del conduttore sull’emergenza Coronavirus
Massimo Giletti, conduttore nonché noto tifoso juventino, è intervenuto a Radio Bianconera durante la trasmissione ‘Terzo Tempo’ parlando dell’emergenza Coronavirus e del campionato di Serie A.
EMERGENZA CORONAVIRUS – «Io ho chiesto di rimanere in onda pur riducendo molto il personale. Siamo in onda grazie a chi ha il coraggio di non abbandonare una nave come ha fatto Schettino, continuando a informare. Sicuramente in questi momenti ti poni molte domande che prima non ti ponevi, nelle città c’è un silenzio quasi cimiteriale. Spero che queste riflessioni permettano di costruire qualcosa di diverso in questo Paese. Questo virus è stato più sovranità di Salvini, ma ora questi soldi della BCE devo essere reinvestiti nella sanità. Se si riuscisse a cambiare il Paese queste costrizioni avrebbero un senso, altrimenti non varrà nulla».
CAMPIONATO – «Il mondo del calcio porta un indotto economico pazzesco al nostro Paese, è una delle industrie più importante pur essendo un gioco. Io avevo stigmatizzato duramene che i tifosi dell’Atalanta andassero a Lecce. Mi fa un po’ tristezza che non si sia capita la drammaticità della situazione, il calcio ci è arrivato molto tardi. In questo momento mi importa poco. Speriamo tra due mesi si possa ripartire, non so in che modo. Ma sicuramente in questo momento l’interesse del Paese è in un’altra direzione».