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Del Piero: «Ritorno in campo? A porte chiuse e in massima sicurezza»
Alessandro Del Piero ha parlato dell’emergenza Coronavirus e delle previsioni per il ritorno in campo della Serie A
Alessandro Del Piero è intervenuto ai microfoni di Radio24 nel corso della trasmissione “Tutti Convocati”. Ecco le sue parole.
RACCOLTA FONDI – «Abbiamo una chat comune da quando abbiamo vinto il Mondiale in cui scherziamo sulle nostre avventure. Ci sono anche temi importanti però e abbiamo deciso di unirci in questa raccolta fondi attraverso i nostri social».
EMERGENZA CORONAVIRUS – «Io ho un ristorante e l’ho chiuso, hanno chiuso palestre, uffici non necessari. La vita è cambiata. Da italiano son partito prima con questa quarantena. Si esce per far spesa. Scuole chiuse almeno tutto aprile. Un grande punto di domanda sul dopo».
USA – «Qui in America tante culture, origini, abitudini. Prima vedevi gente o totalmente bardata o totalmente tranquilla, perchè non c’era la comunicazione che c’è oggi. Gli ospedali si riempiono. Poi qui il sistema sanitario è molto diverso dal nostro».
SPORT – «Immagino gli atleti si sentano un po’ spaesati. Gli olimpionici hanno aspettato quest’estate come momento della vita, non posso dire che per loro sarà più facile, ma è diverso rispetto a chi gioca la stagione in corso. Bene il rinvio sia di Euro2020 che di Tokyo2020, due decisioni arrivate relativamente presto e molto sensate».
ATTIVITÀ SPORTIVA – «Il ritorno all’attività sportiva? Mi auguro prevalga la gioia di tornare finalmente a giocare che è quello che spinge ad iniziare questa carriera, l’avere un proprio senso interiore. Ci sarà timore in alcune situazioni, ma l’atleta è forte, prende il problema, la competizione come qualcosa da superare. Ci sarà un po’ di rodaggio da un punto di vista fisico e psicologico al rientro, per quanto uno si possa allenare a casa, non è la stessa cosa».
RITORNO IN CAMPO – «Tornare in campo appena possibile ma senza pubblico? Tutto ciò che c’è attorno al calcio, anche dal punto di vista economico, è qualcosa da valutare. Non è semplice garantire agli addetti ai lavori che sarà tutto ok allo stadio, ma quando poi vai a casa? In giro?”. Se ci saranno le condizioni che un rientro senza pubblico possa garantire la fine del campionato e lo spettacolo, anche solo in tv, potrebbe essere un passatempo per i tifosi a casa, aspettare, giudicare e ‘allenare’ la propria squadra come sempre».
INTER – «Leggevo dei giocatori dell’Inter che, finita la quarantena, sono partiti giustamente per tornare in famiglia, il viaggio però è ancora un pericolo per certi aspetti. Non è semplice, speriamo che la scienza trovi soluzioni quanto prima».