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Montero: «Coronavirus? Ho paura anche io. Sto leggendo il libro di Allegri»
Montero: «Coronavirus? Ho paura anche io. Sto leggendo il libro di Allegri». Le parole dell’ex difensore della Juventus
Paolo Montero, ex difensore della Juventus oggi allenatore della Sambenedettese, è stato intervistato da Tuttosport.
PAURA CORONAVIRUS – «Stavolta ho paura anche io. È venti giorni che non mi muovo. Sono a casa con la mia famiglia, seguo i proto- colli, esco solo per la spesa. Per fortuna ho un bel balcone affacciato sul mare. Mi succede spesso di fissare l’acqua».
RIPRESA – «Avevo la speranza di riprendere, ma vedendo la situazione che c’è, mi chiedo: ha senso? È difficile pensare al pallo- ne. Quando ci siamo fermati eravamo decimi, in corsa per i playoff».
STUDIO ALLEGRI – «Leggo anche di più: adesso sono preso dal libro di Allegri. Ho avuto la fortuna di conoscerlo grazie a Pessotto. Di Allegri apprezzo la semplici- tà. Sono d’accordo con quello che dice nel libro: le cose semplici sono le più difficili. Mi piace tanto anche l’istinto con cui cambia le gare».
SARRI – «Dopo averlo conosciuto e vedendo giocare le sue squadre ero straconvinto che sarebbe arrivato in alto. E sono felice che sia alla Juve. Ho un debole per lui come allenatore e adoro il suo per- corso, gavetta vera. Una favola stupenda. Mi piace anche la sua Juve. Normale che ci siano ancora margini di miglioramento. A volte la qualità del gioco dipende anche dalla condizione dei giocatori».
DE LIGT – «Mi trasmette sensazioni fantastiche. E nelle ultime partite prima dello stop, ha dimostrato quello che è e che sarà: uno dei più forti del mondo. Si vede dal suo sguardo che ha una testa impressionante, non da ventenne».
DEMIRAL – «Sono orgoglioso che la gente si ricordi di me, ma lui è più bravo».
TAGLIO STIPENDI – «Hanno dato l’esempio. Non sono stupito, conosco Chiellini e Buffon. Sono certo che si impegneranno per sostenere anche i giocatori del- le categorie inferiori. Però non bisogna pensare solo al calcio. A Sambenedetto ci sono tanti proprietari di stabilimenti balneari che rischiano di perdere la stagione a causa del Coronavirus. E quanti genitori non hanno più il lavoro e non sanno come comprare il pane per i figli… Queste sono le priorità, non pensare di giocare a pallone. Non scherziamo!».