Juventus Women
Bertolini: «C’è apprensione per le sorti del calcio femminile»
Milena Bertolini, ct della Nazionale femminile, ha parlato delle sorti del campionato e del movimento: le sue parole
Il ct della Nazionale femminile Milena Bertolini è intervenuta a Colpo di Tacco su 50 Canale, per parlare del futuro del calcio e del movimento.
LAVORO – «Mi manca tantissimo il campo, lo stare con le ragazze, ma il lavoro non mi manca essendo anche coordinatrice delle Nazionali giovanili e in questo periodo stiamo programmando la prossima stagione, fare il punto della situazione, dove e come si può migliorare per cercare di mettere le nostre ragazze nelle condizioni migliori di lavorare. Il contatto con gli altri allenatori e lo staff è costante e c’è tempo anche per trovarsi con le ragazze che hanno una pazza voglia di tornare a giocare. Ci auguriamo che questo possa avvenire il prima possibile».
MOVIMENTO – «In questo momento di difficoltà e crisi è indubbio che ci sia apprensione per quanto possa succedere al calcio e al calcio femminile in particolare, uno sport che da poco sta crescendo grazie al lavoro di squadra fatto da FIGC, club e media, ma sono positiva e credo che non si possa più tornare indietro. Ormai queste ragazze sono entrate nel cuore degli italiani che hanno scoperto la bellezza del calcio femminile. Non solo sotto l’aspetto tecnico o tattico, ma anche per i valori che porta avanti. Valori di aiuto, solidarietà, di fare squadra, di comunità che sono attualissimi, tutti aspetti che abbiamo visto ai Mondiali e questo mi fa essere positiva e credo che questo sia il momento giusto per investire sempre di più e andare verso il professionismo in maniera sostenibile per poter competere alla pari con le loro coetanee straniere, cosa che al momento non avviene».
CAMPIONATO – «Al primo posto c’è la salute ovviamente e finché non ci saranno le garanzie non ha senso iniziare, ma essendo in una situazione eccezionale dobbiamo trovare soluzioni anche creative per chiudere la stagione. Magari giocando fra agosto e settembre e poi riprendere dopo una pausa invernale come succede nei campionati del Nord Europa, allineandoci a loro e magari attraendo maggiore pubblico».