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LAVAGNA TATTICA – Cosa Sarri ha sofferto nel primo tempo
Nel primo tempo di Juve-Lecce, la squadra di Sarri ha sofferto molto senza palla. Gli ospiti hanno spesso superato il pressing bianconero
Il primo tempo della Juve di Sarri è stato caratterizzato da tante difficoltà, soprattutto in fase difensiva. Si sono visti problemi costanti della stagione. Ossia, enormi problemi a coprire la palla, con la squadra esposta nei cambi di campo. Per punire gli scompensi della difesa a zona, gli avversari della Juve tengono sempre gli esterni molto alti per riceverli sul lato debole con lunghi cambi di campo.
Nelle intenzioni, si voleva fare un pressing offensivo. Nella pratica, il Lecce è riuscito a uscire con discreta brillantezza dal basso. I salentini hanno trovato Tachtstidis con grande facilità, aveva sempre tempo e spazio per ricevere e poi allargare poi il gioco a destra. Sul lato debole, Rispoli veniva trovato con facilità e in situazioni dinamiche, poteva sempre puntare l’avversario e fare risalire la squadra. La Juve ha sofferto tantissimo sul lato di Matuidi: importante la posizione di Falco, che decentrandosi attirava su di sé il giocatore francese, lasciando quindi a Rispoli la possibilità di essere imbeccato.
Uno dei molti cambi di gioco di Tachtsidis per Rispoli. Il greco è liberissimo di calciare il pallone, non è pressato.
Insomma, la Juve ha faticato a coprire l’ampiezza. Per trovare il mediano libero, spesso il Lecce allargava a sinistra per poi tornare al centro verso Tachtsidis: la Juve era lenta nello scivolare in fascia e non riusciva poi a coprire la palla. C’era sempre uno spazio troppo grande tra attaccanti e centrocampisti. Le punte erano fiacche e prese alle spalle (Dybala soprattutto), mentre Pjanic non accorciava. Di conseguenza, il Lecce serviva sempre bene i propri centrocampisti.
Due casi in cui il Lecce serve Tachtsidis alle spalle delle punte. Nella prima slide, i salentini collassano nel lato destro della Juve: i bianconeri sono lentissimi a scivolare in zona palla con Shakov che poi ha una comoda soluzione di passaggio per il greco, libero di ricevere.
In altri casi, il Lecce è riuscito a risalire facilmente anche per vie centrali. Come spesso succede in stagione, la Juve ha patito nel marcare il doppio mediano avversario. Petriccione e Tachtsidis erano infatti molto vicini tra di loro, connettendosi bene e mandando fuori giri il pressing bianconero.
Nella slide sopra, Luciani (non contrastato da Dybala) ha una soluzione di passaggio centrale per Petriccione. Pjanic è lento nell’accorciare, il centrocampista salentino di prima serve il sempre libero Tahctsidis. Anche in questo caso, gli ospiti bucano il pressing della Juve.
Insomma, nel primo tempo i bianconeri erano lenti sia di gambe che di pensiero. Arrivati a giugno, sembra difficile che la Juve possa correggere questi difetti nel pressing, visto che sono una costante di tutta l’annata. I bianconeri non riescono ancora a difendere in avanti come vorrebbe l’allenatore.