Analisi tattica Juve-Roma: il match dello Stadium ai raggi X

Analisi tattica Juve-Roma: la partita dello Stadium analizzata nei dettagli. Le mosse di Maurizio Sarri e Paulo Fonseca

Difficile trarre indicazioni di qualche tipo in questo Juve-Roma, match caratterizzato da ampio turnover e condizioni metereologiche avverse (tgrande caldo). L’anomalia principale riguarda la fase di non possesso della Juve: se solitamente i bianconeri in fase di non possesso si schierano con il 4-4-2 (Dybala e Ronaldo tandem offensivo), questa sera si sta vedendo qualcosa di diverso.

Senza palla è infatti un 4-5-1, con Bernardeschi e Zanimacchia defilati. In mezzo, Muratore ha agito da vertice basso con Matuidi e Rabiot ai fianchi. I bianconeri si sono disposti con un baricentro piuttosto basso e accorto, senza sprecare troppe energie per pressare in avanti. Lo scopo era quello di bloccare le ricezioni per Zaniolo e Perotti, che agivano molto strette nei mezzi-spazi.

In occasione del secondo gol, però, la Juve è parsa anche troppo passiva. E’ collassata eccessivamente al centro, lasciando scoperte le fascia. Inoltre, non ha coperto bene la palla, di conseguenza Perotti era solissimo contro Danilo nel cambio di gioco. La lunghezza della Juve è stata poi enfatizzata nella ripresa: basti pensare all’azione della terza rete, dove i bianconeri provano a pressare in avanti ma, spalle alla porta, Zaniolo si libera della marcatura di Matuidi e parte in velocità. Negli ultimi 45′, sono stati diversi i break di giocatori giallorossi che hanno bucato le linee bianconere.

Per il resto, ben poche indicazioni in fase di possesso. Da segnalare la prova incoraggiante di un Muratore che, spesso libero di ricevere, ha dato un minimo di ordine e pulizia alla manovra. A parte questo, la Juve ha molto faticato nel rendersi pericolosa, con tanti errori tecnici e scarsa qualità negli ultimi metri. Vedremo se, contro il Lione, Sarri darà fiducia a Matuidi e Danilo dopo la pessima gara disputata questa sera.