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Tesi Pirlo, il ruolo dei difensori nel suo gioco: «Devono mixare due abilità»
Andrea Pirlo, nella sua tesi, ha parlato anche del ruolo dei difensori nel suo gioco. Ecco l’idea del neo tecnico della Juve
Andrea Pirlo, neo tecnico bianconero, ha discusso la sua tesi a Coverciano: oggi l’elaborato è stato pubblicato sul sito della Figc. Ecco i punti cruciali sulla difesa.
DIFENSORE – «Insieme al portiere è il ruolo maggiormente cambiato negli ultimi 30 anni, sia in fase difensiva che in quella offensiva. Esisteva prima il difensore marcatore preoccupato solo del suo diretto avversario, poi con l’avvento della zona c’è stato il difensore di reparto abile a leggere spazi e situazioni. Ora il difensore deve essere in grado di mixare queste due abilità oltre che di coprire spazi ampi se vogliamo avere una squadra offensiva che attacchi con tanti giocatori. In fase di possesso i difensori sono diventati i primi registi della squadra, prendendosi spesso il compito di impostare visto le numerose marcature a uomo a cui vengono sottoposti i play. Ormai i passaggi chiave dei difensori centrali stanno raggiungendo numericamente quelli dei centrocampisti centrali, da sempre leader in questa importante statistica».
ESTERNI – «È un ruolo molto flessibile, ci sono difensori esterni con caratteristiche molto diverse fra di loro ma i moderni sistemi di calcio permettono di poterli sfruttare assegnandogli diverse funzioni. Il terzino di spinta molto bravo a spingere sarà deputato a garantire ampiezza in attacco, quello più bravo a difendere spesso può diventare un terzo centrale, quello bravo tecnicamente e tatticamente possiamo impiegarlo da centrocampista aggiunto in fase di possesso. Sicuramente è aumentata prepotentemente la loro importanza ad inizio manovra, infatti in alcuni casi possiamo parlare di terzini registi».
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