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Agnelli: «Io preferisco sempre vincere sul campo»
Andrea Agnelli, presidente della Juve, ha rilasciato un’intervista a Sky Sport. Queste le sue dichiarazioni
Il presidente della Juve, Andrea Agnelli, ha rilasciato un’intervista a Sky Sport. Queste le dichiarazioni del presidente bianconero.
SITUAZIONE – «Io non devo farmi un’idea sul fatto che sia qui oggi. Parliamo di argomenti tecnici, per questo c’è con me Stefanini. Dobbiamo fare un minimo di chiarezza, ci sono dei protocolli molto chiari. C’erano situazioni prevedibili sulle positività nel gruppo squadra. Si applica il protocollo della FIGC che si rifà al Ministero della Sanità, e che è approvato dal Cts. Bisogna andare in una struttura indicata in isolamento fiduciario. A quel punto bisogna continuare a giocare le partite, c’è molta chiarezza. C’è stato un lavoro molto importante svolto dalla Federazione. Noi abbiamo fatto questo, ci siamo messi in bolla per poter giocare la partita».
RABBIA? – «Non è questione di Governo o di sistema calcio. Il protocollo è stato studiato col Governo: è un documento vivo. L’importante è avere quello spirito di voler giocare e di lealtà sportiva che sta alla base di tutto. Poi le casistiche saranno individuate man mano. Ma questo protocollo ci permette di andare avanti».
CONTATTI CON DE LAURENTIIS – «Ci siamo mandati un messaggio. Mi ha scritto e io gli ho risposto che come sempre la Juve si attiene ai regolamenti. Lui voleva rinviare la partita. Una richiesta che può anche essere legittima, ma abbiamo dei regolamenti».
MODIFICHE AL PROTOCOLLO – «Questo non spetta a me dirlo. Se sarà perfezionato ci atterremo a questo, se sarà cambiato ci atterremmo a un altro protocollo. Ma viene scritto per gestire i casi di positività. A me sembra molto ben fatto ma mi rimetto alle autorità competenti. La salute pubblica viene prima di tutto. Ma se vogliamo portare avanti le manifestazioni sportive, dobbiamo gestire i casi di positività. Ci sono controlli ogni due giorni, prima erano ogni 4. Noi abbiamo aumentato perché abbiamo anche la Champions: sono tre tamponi a settimana. Normale che qualcuno emerga, ma sono tutti casi asintomatici».
SITUAZIONE A PARTI INVERTITE – «Io sarei assolutamente partito. Ma la ASL non avrebbe emesso quel comunicato, se sono intervenuti è perché c’è stata qualche inosservanza del protocollo iniziale. A mio giudizio la ASL non interviene se tutto il protocollo è osservato con precisione. La Asl dipende dalla sanità».
CHIAREZZA SUL POTERE DELLE REGIONI – «Non lo so, non è mia competenza. Detto questo, noi un protocollo l’abbiamo e l’abbiamo osservato».
CHIESA – «I miei sono i migliori giocatori che abbiamo a disposizione. L’ho detto nel 2010 ed è valida anche nel 2020. I giocatori che abbiamo in rosa sono i migliori a disposizione. Bisogna chiedere a Paratici, io non mi occupo di questa parte della società».
RINGIOVANIMENTO ROSA – «Non opero col condizionale. I se e i ma non fanno parte del mio modo di operare».
DISPIACIUTO PER IL 3-0 A TAVOLINO – «Io preferisco sempre vincere sul campo».
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