Juventus, Agnelli: «Crediamo in Pirlo. Dybala ha un’offerta, sarà il prossimo capitano»

Le parole del presidente della Juventus, Andrea Agnelli, alla premiazione del Golden Boy

Andrea Agnelli ha trattato diversi argomenti salendo sul palco del Golden Boy a Torino. Il numero uno della Juventus è stato premiato come miglior presidente europeo.

Pirlo – «Con Andrea le riflessioni iniziano tempo dietro, sapevamo quelle che erano le sue idee di calcio e che ci hanno subito affascinato e stregato. Sono idee che catturano, è stato bello vedere come si è costruito questo staff con Tudor, Baronio, Bertelli e tutti gli altri. C’è un lavoro veramente all’unisono: tutti sanno cosa devono fare. C’è molta modernità, gestione del dato ed empatia umana. Poi contano ovviamente i risultati sul campo e vedo che siamo passati dalle stelle alle stalle in poco tempo: noi crediamo ad una visione nel medio-lungo periodo del progetto che abbiamo intrapreso». 

Dybala – «La notizia positiva è il gol su azione, ha avuto un periodo difficile dopo il covid con una lunga ripresa. Ho sentito il suo amore per la Juve che è ricambiato: vediamo in lui il nostro prossimo capitano. Ha ricevuto un’offerta che rientra tra i 20 migliori giocatori in Europa e Paolo lo sa. L’amore è ricambiato anche sul piano economico e stiamo aspettando serenamente una sua risposta. La sua ambizione è quella di entrare nei primi cinque e noi lo supporteremo. Adesso non è tra i primi cinque al mondo e lui lo sa».

Cristiano Ronaldo – «Tutti vedono il supereroe. Quello che vedo in Cris che ha un fantastico senso dell’umorismo, il suo sense of humour affascina tanto».

Champions e Porto – «Con un minimo di superstizione pensavamo di mettere Bonucci su uno sgabello (sorride, ndr). Sono un paio d’anni che usciamo da sorteggi favorevoli e poi siamo stati eliminati. Mai pensare di avere la strada facile, affrontiamo un club con una grande storia europea. Giocheremo le due partite con grande serietà. Basta un minimo di disattenzione per compromettere il cammino in Champions, come tutti noi ben sappiamo».

Juve tra dieci anni – «E’ una riflessione che la nostra industria sta affrontando in seguito alla pandemia, ci sono delle grandissime difficoltà. Ci saranno ingenti perdite, fa capire cosa ha significato sulla pelle dei club quello che sta succedendo. Non si deve lasciare una crisi senza qualche riflessione. C’è molto valore che può esser sprigionato migliorando la governance. Mi immagino la Juventus a primeggiare in casa e in Europa sul modello di intrattenimento che offriremo, soprattutto sulla fascia più giovane di tifosi e appassionati». 

Progetto Under 23 – «L’ho voluto dal primo giorno della mia presidenza. Abbiamo fatto un convegno spiegando i benefici di questo percorso e ora ne abbiamo i frutti. Frabotta ha pure cambiato spogliatoio, vedere Portanova e Dragusin in prima squadra fa enorme piacere. C’è grande simbiosi tra Under 23, Under 19 e prima squadra. Ci crediamo molto e sono giocatori che diventeranno funzionali: il mio auspicio è che seguano altre società questo progetto. Perché va a vantaggio loro e perché sarebbe un grande strumento per le nostre nazionali».

Juventus Women – «Noi crediamo molto nel calcio femminile, l’ho scoperto nelle mie posizioni negli incarichi internazionali. Non ci rendiamo conto dello sviluppo del calcio femminile: ci apre un mondo che altrimenti non avvicineremmo con il modello tradizionale, c’è grande potenzialità per le donne. Spero, ed è obiettivo della società, dotare le ragazze di uno stadio funzionale. E’ stato bello vederle giocare allo Stadium, è stato bello vederle nello stadio pieno contro la Fiorentina. Con il Lione hanno segnato due gol ad una squadra che non subiva tante reti da oltre due anni. L’ho detto anche alle ragazze: se uno vuole ambire al vertice, deve giocare con le più forti. Anche per le donne l’obiettivo deve rimanere quello di vincere in Italia».

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