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Juve-Atalanta miniere d’oro: i talenti lanciati in Serie A nell’ultimo decennio
Juve Atalanta miniere d’oro: i talenti lanciati in Serie A nell’ultimo decennio dal settore giovanile delle due squadre
Juve-Atalanta non è solo il big match della 12ª di Serie A. È anche la sfida tra i due vivai più floridi del campionato italiano, che negli anni hanno saputo forgiare e lanciare tanti talenti che ora sono sbocciati tra i professionisti. Ecco un focus sui migliori prospetti, ora diventati realtà concrete, cresciuti nelle cantere delle due squadre.
Juve-Atalanta: i talenti bianconeri del decennio lanciati in Serie A
Il 2010/2011 è stato un anno ricco di giovani scommesse per la Juventus, soprattutto in difesa: Magnusson, poi sbocciato in Serie A al Cesena nel 2014/15, Sorensen, che dopo l’esordio in A con la Juve è transitato nel Bologna e nell’Hellas Verona, e la coppia di terzini De Ceglie-Spinazzola che in epoche diverse hanno calcato la corsia mancina della Vecchia Signora. Lecce e Cagliari, invece, rispettivamente nel 2011/2012 e nel 2016/2017, hanno segnato le tappe di Giandonato e Giannetti, due ‘meteore’ nel campionato di Serie A. Più fortuna l’ha avuta Marcel Buchel, che al Bologna, all’Empoli e all’Hellas Verona ha saputo ritagliarsi uno spazio importante. 2011/2012 impreziosito in Primavera anche da Roman Chibsah, che dopo aver impressionato nel vivaio bianconero è cresciuto anno dopo anno nella massima serie: Sassuolo, Frosinone e Benevento le tappe della sua carriera calcistica.
Nel 2012/2013 la cantera della Juve ha sfornato diversi talenti cristallini: Audero in porta, attualmente portiere titolare della Sampdoria con un passato da terzo portiere alla Juve, Rugani e Romagna centrali (il primo ora in prestito al Rennes in Francia, il secondo elemento importante al Sassuolo) e Mattiello a sinistra, protagonista di un percorso di maturità importante in A (Chievo, Spal, Atalanta, Bologna, Cagliari e Spezie). Altre due ‘meteore’ anche nel 2013/2014, con Vitale e Bouy protagonisti rispettivamente per un esordio in Serie A in un Parma Juve del 2015 e per una prima parte di stagione al Palermo nel 2016/2017. La faretra delle giovani promesse si arricchisce di frecce preziose nel 2014/2015, quando a vestire la maglia della Primavera sono alcuni ’97 di grande spessore. Lirola in difesa, tra Sassuolo e ora Fiorentina per spiccare il volo, Cassata e Tello a centrocampo, con il primo attualmente al Genoa e il secondo transitato al Cagliari e all’Empoli ed ora al Benevento. Punto forte, poi, Favilli in attacco, che in questa stagione ha già fatto male alla ‘sua’ Juve con la maglia del Verona.
Passano poi al 2015/2016, ecco alcuni nomi di lusso a centrocampo. Caligara, esordiente in Champions League con il Barcellona il 12 ottobre 2017 ed ora al Cagliari, Kastanos, ora al Frosinone ma transitato in A col Pescara, fino ad arrivare a Moise Kean, che si sta affermando ora in palcoscenici internazionali con la maglia del Psg. 2016/2017 con un poker di talenti sbocciati tra i professionisti: Rogerio e Tripaldelli, entrambi cresciuti in A con il Sassuolo (con quest’ultimo ora al Cagliari), Leris e Matheus Pereira, rispettivamente maturati al Chievo e Digione, con quest’ultimo trasferitosi ora al Barcellona dopo aver esordito con la Juve nel 2018/19. In quell’anno, inoltre, Massimiliano Allegri concesse l’esordio anche ad altri tre giovani della Primavera: Nicolussi Caviglia, attualmente al Parma, Portanova e Gozzi, con il primo in pianta stabile ora nella prima squadra di Pirlo e il difensore in forza alla Juventus U23 di Zauli. La stagione passata, Maurizio Sarri ha fatto incetta di giovani provenienti dalla Seconda squadra, all’esordio in A: Frabotta, Peeters, Muratore, Olivieri, Zanimacchia e Vrioni. Tutti alla prima nella massima serie italiana, così come Radu Dragusin quest’anno, lanciato da Pirlo contro Dinamo Kiev e Genoa.
Juve-Atalanta: i talenti nerazzurri del decennio lanciati in Serie A
Tradizione, programmazione e sguardo al futuro. Tre prerogative che appartengono anche all’Atalanta, primatista nel far maturare sotto la propria ala protettrice i migliori talenti. Il 2011/12 ha visto l’esordio in Serie A di Nadir Minotti e Manolo Gabbiadini, allora 19enne. Il primo, dopo aver vestito anche le maglie di Crotone e Siena, milita ora al Lumezzane, mentre Gabbiadini ha avuto poi una carriera importante, ora con la casacca della Sampdoria. Una meteora in Serie A la stagione successiva, nel 2012/13: Antonio Palma, debuttante quell’anno tra i professionisti, si è stabilito in Serie C, dove ora è protagonista con il Piacenza.
2013/14 che ha visto la ‘promozione’ di tanti prospetti interessanti, alcuni di essi ancora in Serie A. Da Marco Sportiello a Mattia Caldara, entrambi ancora alla Dea, passando per Baselli, centrocampista del Torino. Poi presenti anche meteore come Nica, ora svincolato, Barba (ora al Pontedera) e Pugliese (alla Vibonese), per concludere con Olausson che ora milita nel Ljungskile SK. Alberto Grassi (ora al Parma) e Lorenzo Rosseti (ora al Como) sono i due talenti lanciati nel 2014/15. Pensando al 2015/2016, i nomi che spiccano sono quelli di Andrea Conti e Roberto Gagliardini. Prima compagni di squadra, ora rivali nel derby Milan-Inter. Poi Gaetano Monachello, ora al Modena… La striscia di giovani non si ferma neanche l’anno successivo, quando Gasperini lancia Bastoni, Kessié, Melegoni, Capone, Cabezas e Latte Lath: tutti sbocciati nel settore giovanile ed elementi d’orgoglio per la Dea.
Mancini, ora alla Roma, Barrow, ora al Bologna e Vido ora al Pisa i tre giocatori lanciati nel 2017/18, a cui si aggiungono l’anno successivo Dejan Kulusevski e Roberto Piccoli. Nelle ultime due stagioni l’Atalanta ha pescato ancora dal proprio vivaio, mettendo in mostra nella vetrina della Serie A Da Riva, Traore (già prenotato dal Manchester United), Colley, Ruggeri e Gyabuaa.
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