Pirlo Parma, 5 fotografie da avversari: ma il destino poteva essere diverso
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Pirlo-Parma, cinque fotografie da avversari: ma il destino poteva essere diverso

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Pirlo-Parma, cinque fotografie da avversari: ma il destino poteva essere diverso per la carriera dell’attuale allenatore della Juve

Il Parma nel destino di Andrea Pirlo. L’allenatore della Juve affronta questa sera la formazione ducale allo Stadio Tardini, per la prima volta nelle nuove vesti da tecnico. Ma nella sua lunga e gloriosa carriera da giocatore, il Maestro ha saputo far male calcisticamente alla squadra gialloblù. Tra Milan e Juventus, ecco le cinque fotografie che incorniciano il filo diretto tra Pirlo e il Parma, con un retroscena di mercato che avrebbe potuto riscrivere l’intera storia dal principio.

Pirlo-Parma: quando fu ad un passo dal vestire la maglia gialloblù andrea pirlo

Il salto dal Brescia all’Inter permise a Pirlo di iniziare il suo percorso di maturazione a livelli internazionali, ma una rivelazione di mercato ha spiegato come il Parma, all’epoca, fu ad un passo dall’anticipare la concorrenza per il giovane centrocampista. Fabrizio Larini, allora direttore sportivo del Parma, ha raccontato a La Gazzetta dello Sport: «Nel 1998 avevamo un accordo con il Brescia per Pirlo. Siamo andati negli uffici di Corioni, era tutto fatto, poi arrivò Moratti e si sa… all’Inter non si può dire di no». Tullio Tinti, storico agente di Pirlo, ha rilanciato poi con un’altra indiscrezione: «Nel 2002, dopo il primo anno al Milan, ho parlato con Sacchi, allora al Parma. Andrea avrebbe giocato davanti alla difesa. Non se ne è fatto nulla e Sacchi in passato ha ammesso di aver fatto un errore, quella volta. Pirlo restò al Milan, convinse Ancelotti a farlo giocare davanti a Nesta e Maldini e svoltò».

Milan-Parma 2002: il primo gol di Pirlo in rossonero pirlo fondazione

La consacrazione nel Milan per Pirlo ha avuto come tappa iniziale la partita contro il Parma del 30 marzo 2002. In quell’occasione, infatti, il centrocampista mise a segno il suo primo gol con la maglia rossonera. Una punizione pennellata che di lì a poco sarebbe diventata la specialità della casa a far conoscere ancora meglio le sue doti sul terreno di gioco. Quella partita si concluse poi sul risultato di 3-1 per il Milan grazie anche alla doppietta di Inzaghi, con i rossoneri che in virtù di quel successo raggiunsero il terzo posto.

Parma-Milan 2010: l’ultimo sorriso di Pirlo con il Diavolo pirlo milan

Sembra quasi uno scherzo del destino, ma l’ultimo gol con il Milan Pirlo lo mise a segno proprio contro il Parma. Era il 2 ottobre del 2010, e il match del Tardini continuava a rimanere inchiodato sullo 0-0. Non fu una stagione facile, quella, per il Maestro, chiuso nelle gerarchie a centrocampo… In quella partita, con quel gol, tirò fuori tutta la ‘rabbia’ che aveva in corpo, disegnando una conclusione dalla lunghissima distanza che tolse le ragnatele dall’incrocio dei pali. Un colpo di classe meraviglioso, che consegnò ai rossoneri le chiavi dei tre punti. Quella, l’ultima fotografia di Pirlo al Milan.

Juve-Parma 2011: esordio di Pirlo in bianconero. E che esordio… Pirlo Juve Parma 11 settembre 2011

Non poteva desiderare un esordio migliore Andrea Pirlo in bianconero, in quell’11 settembre del 2011 allo Juventus Stadium. 4-1 il risultato finale di Juve-Parma alla prima di Antonio Conte sulla panchina juventina, in un’atmosfera vincente ritrovata che, al termine della stagione, segnò l’inizio del ciclo dei 9 Scudetti consecutivi. Pirlo quella partita se la ricorda bene, visto che mise il suo marchio su due delle quattro reti, fornendo gli inviti a nozze per le reti di Lichtsteiner e Marchisio. Sublime.

Parma-Juve 2013: la punizione di Pirlo che ammutolì il Tardini pirlo 3

Un’altra perla su punizione ammutolì il Tardini il 13 gennaio 2013. Dopo la sconfitta interna contro la Sampdoria, la Juve si presentò alla trasferta con il Parma per tornare alla vittoria. 1-1 il risultato finale però, con Sansone che rispose alla rete di Pirlo. Una punizione ‘sporcata’ dalla deviazione di Biabiany che spiazzò Mirante, illudendo i bianconeri del possibile successo. La Lazio, dopo quella partita, si portò a -3 dalla vetta.

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