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Chiellini e la seconda giovinezza: forma ritrovata e prestazioni da leader
Chiellini ritrova la forma migliore e con lui in campo la difesa è più sicura. Tra record e salvataggi, così il Capitano si è ripreso la Juve
Neppure nelle migliori delle ipotesi Giorgio Chiellini avrebbe mai immaginato di tornare in campo, giocare quattro gare consecutive tra campionato, Coppa Italia e Supercoppa e risultare quasi sempre il migliore tra gli undici. Dopo una prima parte di stagione frammentaria a causa dei soliti problemi muscolari, che lo hanno costretto a rimanere fuori per 54 giorni per tre diversi infortuni, per un totale di 14 partite perse, il difensore è tornato a disposizione di Pirlo. Difficile, però, immaginare che nel gennaio di fuoco della Juve, sarebbe stato il protagonista indiscusso.
Genoa, Inter e poi la svolta: il Capitano guida la “rivoluzione”
La prima gara da titolare dopo l’infortunio arriva in Coppa Italia col Genoa.
Due gol subiti, ma un’ottima prestazione per Chiellini, che padroneggia in difesa, serve Kulusevski sul gol e si mostra sicuro di sé, nonostante non vedesse il campo da un po’. Quattro giorni dopo arriva l’Inter: una sfida importante in termini di autostima e classifica, che la Juve sbaglia clamorosamente. Un 2 a 0 pesante, una partita senza storia, ma nuovamente buona prova del Capitano, alle prese con un cliente scomodo come Lukaku. Dopo il tonfo di San Siro, Chiellini ci mette la faccia. «I cicli finiscono» dichiara il numero 3 bianconero. Parole che servono a smuovere l’ambiente: da quel momento solo vittorie e grandi prestazioni per la Juve.
Napoli, Bologna, Spal e Sampdoria: una Juve alla riscossa
La prima occasione per rialzare la testa si presenta in Supercoppa.
Contro il Napoli Chiellini parte ancora una volta titolare, nonostante qualche problemino nel riscaldamento. Il difensore stringe i denti e scende in campo, pronto a prendere per mano la squadra. E lo fa. Il Napoli si vede poco nei pressi dell’area di rigore bianconera, e la Juve porta a casa il primo trofeo dell’era Pirlo. «Non sono stanco di vincere» dice il Capitano. E si vede.
In campionato arriva il Bologna, in difesa c’è ancora quel difensore con la maglia numero 3 che non sbaglia praticamente nulla. Con la Spal, in Coppa Italia, riposa dopo le quattro sfide consecutive da titolare. La Juve archivia la pratica e vola in semifinale. Contro la Sampdoria, però, tocca di nuovo a lui.
Sampdoria-Juve, Chiellini si prende la scena a Marassi
Dopo il riposo in Coppa Italia, Chiellini torna a guidare la difesa dal 1′.
A Marassi, uno stadio complicato, l’attenzione deve essere massima. Lo sa bene il difensore, che nel pre partita dichiara: «Oggi è difficile, conosciamo bene la Sampdoria. È una prova di maturità e continuità». E la Juve, nei novanta minuti, dimostra di aver fatto uno step superiore. I bianconeri rischiano qualcosa solo nel finale – prima del gol di Ramsey che chiude la gara – ma a salvare tutto ci pensa proprio il Capitano. Una chiusura da copertina su Quagliarella e numeri che non mentono su quella che è la sua gara. 68 palloni toccati, 52 passaggi riusciti, il 91 percento di precisione. I palloni giocati in avanti sono 12, mentre 9 sono i recuperi. Una prestazione monumentale in una gara speciale: proprio contro i blucerchiati, il difensore tocca quota 361 gare giocate in Serie A con la Juve, raggiungendo Furino al quinto posto nella classifica all time.
Il Capitano ridà sicurezza alla difesa: 0 gol subiti nelle ultime 4 gare
Dopo il pericolo corso con il Genoa e il passo falso con l’Inter, la Juve ha cambiato volto.
Le parole del Capitano sono riuscite a spronare l’ambiente, tanto da regalare solo vittorie da quel momento in poi. Dato non meno confortante è quello che riguarda i gol subiti: nelle ultime quattro gare, i bianconeri hanno mantenuto la porta inviolata. Napoli, Bologna, Spal e Sampdoria senza subire gol, e in tre di queste il numero 3 era in campo.
Il rientro di Chiellini ha portato sicurezza alla difesa bianconera: la personalità e l’esperienza del Capitano, d’altronde, non sono un dettaglio trascurabile. Il momento più difficile e stimolante, però, deve ancora venire. La Juve è attesa da un febbraio ricco di sfide su tre fronti differenti e l’importanza delle prossime gare è ben chiara nella mente di tutti. A suonare la carica ci pensa ancora una volta lui: «Chiudiamo un gennaio positivo con un solo passo falso. Stiamo crescendo, ora abbiamo 20 giorni di fuoco belli da vivere».