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Dybala guarisca la Juve: per rilanciare Pirlo serve la Joya di Sarri
Dybala guarisca la Juve: per rilanciare Pirlo serve la Joya di Sarri. Il numero 10 può dimostrare di essere imprescindibile
«Abbiamo bisogno di Dybala, ci stanno mancando i suoi gol», le parole di Andrea Pirlo dopo Napoli-Juve suonavano un po’ come una richiesta di aiuto. Un SOS che il numero 10 argentino non vede l’ora di raccogliere per guarire una Juve che nelle ultime uscite è mancata in prolificità e creatività offensiva. 41 giorni dopo l’infortunio col Sassuolo – quella maledetta lesione di basso grado del legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro – Paulo è pronto a calcare di nuovo il campo dell’Allianz Stadium contro il Crotone, almeno per uno spezzone. Per riprendersi la Juventus, per riprendersi tutto.
Senza girarci troppo intorno: la Juve ha bisogno del miglior Dybala, Paulo ha bisogno di dimostrare di essere fondamentale per questa squadra. Il suo rientro arriva in un momento decisivo della stagione del gruppo e personale (il rinnovo del contratto è sempre congelato). Ecco perché servirà la migliore Joya, quella ammirata nella passata stagione sotto la gestione tecnica di Maurizio Sarri. Nel 2019-20 Dybala chiuse con 17 centri complessivi (di cui 11 in Serie A) e con il premio di Mvp del campionato che ancora porta cucito sulla maglietta, trascinando la Juve al nono scudetto consecutivo. Quest’anno è fermo a quota 3, l’ultimo gol nel 4-1 all’Udinese (3 gennaio) ma i dati raccontato che anche in una stagione disastrata con l’argentino in campo la Juve segna di più (2.3 la media a gara, 1.6 senza) e fa più punti (2.3 a match invece di 1.7) mentre i gol subiti restano invariati (0.9). Così, dopo essere stato vicino alla sua Juve anche da infortunato (rigorosamente presente ad ogni partita casalinga in tribuna per sostenere e incitare i compagni), ora Paulo deve declinare la sua voglia di aiutare la squadra sul campo. Da un top player del suo calibro non ci aspetta niente di meno.
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