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Platini sulla Superlega: «Agnelli? Non puoi fare tutto pensando ai soldi»
Michel Platini, ex presidente dell’Uefa, ha parlato nel corso di un’intervista anche di Superlega, di Ceferin e di Agnelli. Le sue parole
Michel Platini, ex presidente della Uefa, ha parlato nel corso di un’intervista a L’Equipe. Ecco cosa ha detto l’ex giocatore della Juventus anche su Agnelli e Ceferin sull’idea Super League. Le sue parole.
EURO 2020 PLURISEDE – «È stata una mia idea ma, a quanto pare, l’Uefa e i Paesi ospitanti l’hanno dimenticato. Rapporti con Ceferin? Non ne ho. Lo capisco: è uno di quei politici che non hanno giocato al calcio e stanno vivendo il proprio momento di gloria».
CEFERIN – «Ha sbagliato. L’esodo dei grandi club per fondare la propria competizione è l’unico pericolo ricorrente che l’Uefa deve gestire, ma da 40 anni, quindi è meglio anticipare piuttosto che trovarti di fronte a un fatto compiuto e trattare i dirigenti di questi club come ‘codardi’, ‘serpenti’ o ‘scorpioni’, come ha fatto Ceferin. Ridicolo. I promotori hanno fatto una comunicazione di m…, i media erano contrari e i tifosi, soprattutto inglesi, erano come al solito formidabili. Anche gli allenatori sono stati molto bravi».
AGNELLI – «È sempre stato così, a voler soprattutto valorizzare economicamente la Juventus. Ad esempio, ha chiesto che ai grandi club venga garantito un posto in Champions per tre anni, perché il suo budget è calcolato su tre anni. Ma non puoi fare tutto pensando ai soldi. In caso contrario, bisognerebbe sponsorizzare le reti della porta e incollare pubblicità sui giornalisti in tribuna stampa».
RIFORMA CHAMPIONS – «È una stupidaggine, così si allunga ulteriormente la fase a gironi che già non interessa a nessuno. Io già ero contrario alla Champions voluta da Lennart Johansson, perché la Coppa dei Campioni solo con i vincitori dei campionati e partite incerte sia ancora la formula migliore, ma, quando i club ti dicono che vogliono più partite e hanno bisogno di soldi, devi tenerne conto».