Ronaldo Lukaku, Euro 2020 e gli spauracchi azzurri: bomber a confronto
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Ronaldo Lukaku, Euro 2020 e gli spauracchi azzurri: bomber a confronto

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Belgio Portogallo è soprattutto Lukaku contro Ronaldo: il confronto tra i due bomber ma non solo, dentro e fuori dal campo

Belgio-Portogallo sarà una delle gare più seguite dagli italiani ad Euro 2020: la vincitrice del confronto diretto sfiderà l’Italia venerdì a Monaco di Baviera per i quarti di finale. Davanti ai televisori (dopo la vittoria per 2-1 contro l’Austria) si ritroveranno i sostenitori azzurri con sotto le maglie a strisce bianconere o nerazzurre per il testa a testa tra Cristiano Ronaldo e Romelu Lukaku. Belgio-Portogallo sceglie loro, e non potrebbe essere altrimenti, come uomini copertina della gara e Mancini ha chiaramente detto che non si può scegliere tra uno o l’altro spauracchio quale sia il più facile da affrontare. Qualcosa dicono i numeri ma ovviamente si parla di due calciatori con 8 anni di differenza: Cristiano è venuto al mondo il 5 febbario 1985 a Funchal, Romelu 13 maggio 1993 ad Anversa.

Il duello: affinità e differenze tra i due bomber

Premessa: i paralleli tra il calcio e il mondo NBA sono sempre sbagliati. Ma siccome la disobbedienza alle regole è una delle prerogative della creatività, si potrebbero mettere a paragone Ronaldo e Lukaku con due cestiti di caratura mondiale. Cristiano Ronaldo è assimilabile a LeBron James per una lunga sequela di motivi: il lavoro sul corpo, la cura del fisico, la longevità e i continui record stracciati. Romelu Lukaku è stato paragonato a Shaquille O’Neal per il suo strapotere fisico ma volendo portare il bisogno di paragonare tutto italiano ai tempi di oggi, il belga potrebbe essere associato a Joel Embiid, mastodontico centro dei Philadelphia 76ers che con i suoi 2 metri e 13 è capace anche di giocate di tecnica e classe sopraffina.

E dunque la longevità e l’affidabilità da un lato, il fisico mastodontico, la potenza e il picco di carriera dall’altro, disegnano il duello che andrà in scena stasera. Il fiuto del gol è una caratteristica comune come l’efferata sete di vittorie in cui però, vuoi per ragioni anagrafiche vuoi per vicissitudini di carriera, spicca CR7. Il paragone, sostanzialmente, deve essere improntato tenendo conto anche della differenza del momento di carriera e soprattutto anche della posizione in campo e delle diverse caratteristiche fisiche. Cristiano Ronaldo è partito come esterno d’attacco a sinistra, e nonostante ancora stazioni lì come posizione di partenza, negli anni ha sempre sfruttato il campo per mettere a segno i suoi quasi 800 gol venendo da lontano ma stazionando nei pressi dell’area di rigore. Lukaku è il classico centravanti insormontabile spalle alla porta (o in post basso nel basket) ma che sa essere devastante a campo aperto, sfruttando la sua corsa potente. I numeri pendono dalla parte portoghese, come si vede nel dettaglio.

Ronaldo Lukaku, numeri a confronto: record su record

Cristiano Ronaldo è l’uomo dei record, parafrasando le sue dichiarazioni sono i primati che cercano lui e non viceversa. Con la doppietta contro la Francia, Ronaldo ha agganciato a quota 109 gol Ali Daei divenendo il miglior marcatore delle nazionali. Lukaku è recordman della sua nazionale, con 63 reti con il Belgio. Ronaldo detiene, tra gli altri, anche il record di gol in Champions League (134). Ad Euro 2020, fino ad ora 5 reti per Ronaldo e 3 per Lukaku. Ecco alcune statistiche a confronto.

GOL IN CARRIERA
Ronaldo (783) Lukaku (321)
GOL IN NAZIONALE
Ronaldo 109 in 178 partite (uno ogni 130′), Lukaku 63 in 96 partite (uno ogni 97′)
GOL IN STAGIONE CON JUVE E INTER 
Ronaldo 36 gol e 4 assist; Lukaku 30 gol e 10 assist
RIGORI IN CARRIERA
Ronaldo in carriera ha l’83,4% avendone segnati 139 su 166; Lukaku ha l’85,3% in carriera con 29 su 34
SCONTRI DIRETTI
Ronaldo e Lukaku, tra club e nazionali, si sono affrontati 8 volte in carriera: 6 vittorie per CR7, un pareggio e una vittoria di Lukaku (quella a San Siro di gennaio). Vince però Lukaku nel computo dei gol, 3 a 2.

Fuori dal campo: aneddoti e frecciatine

E venne il giorno. Dopo tante chiacchiere si passa alla sfida sul campo. Celeberrima la reazione di Lukaku in conferenza stampa dopo il gesto di Cristiano Ronaldo che aveva spostato la bottiglietta di Coca Cola: lui invece farebbe volentieri da sponsor (QUI IL VIDEO). Sono volate parole molto calde anche per quanto riguarda la sfida in Italia: «È stato eccezionale vincere il campionato, è stata una grande stagione, ma non credo che a livello generale sia stata la presenza di Ronaldo a motivarmi», queste le dichiarazioni di Lukaku. E sul possibile scambio di qualità, Lukaku ha sentenziato così: «Mi piacerebbe avere la potenza di tiro e il dribbling di Cristiano. Al contrario, penso che potrebbe essere un po’ geloso della mia forza e della mia mira». Dal fronte portoghese tutto tace ma a riportate la visione di CR7 ci ha pensato Daouda Peeters, centrocampista della Juventus Under 23: «Cristiano è un tipo con cui si sta bene assieme, non è mai arrogante. Ma allo stesso tempo se si parla di calcio è molto serio. Quando siamo sull’autobus sta quasi sempre in silenzio. Sì, a volte nomina qualche giocatore belga e credetemi, ha molto rispetto per Lukaku. Sarà motivatissimo per battere il Belgio. Come sempre».

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