Juve Cesena nel segno dei giovani: Soulé, Ranocchia, De Winter veterani
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Juve Cesena, nel segno dei giovani: Soulé, Ranocchia, De Winter da veterani

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Juve Cesena, nel segno dei giovani: Soulé, Ranocchia, De Winter da veterani nel test amichevole vinto 3-1 alla Continassa

Riuscire a catturare così ipnoticamente l’attenzione, specie in prima squadra, non è cosa da tutti. Matias Soulé, 18 anni compiuti il 15 aprile, è stato il giocatore in più della Juventus di Massimiliano Allegri, che ha battuto 3-1 in amichevole il Cesena. In ritiro in prima squadra dopo l’ottima stagione, la scorsa, in Primavera (30 presenze, 5 gol e 5 assist), il classe 2003 è partito titolare lungo l’out di destra. L’habitat naturale per chi, come lui, ama rientrare sul piede forte. Il feeling con i compagni si è visto subito. Duetto con McKennie a propiziare il gol dell’americano, e una manovra a coinvolgere costantemente i suoi movimenti. La sinfonia disegnata col sinistro (palesemente deviata) per il tris finale è un pieno merito da portarsi a casa per una prova di maturità e personalità.

Juve Cesena, Soulé ma non solo: tutti i giovani in campo

Il primo gol dell’era Allegri 2.0, però, porta il marchio di Koni De Winter. Il classe 2002 è stato schierato terzino destro: ruolo non propriamente nelle corde di un giocatore nato centrocampista ma arretrato difensore centrale nell’ultimo anno. Risposte positive anche dal belga, che ha saputo coprire, bene, e attaccare con assiduità, liberando un destro potente che non ha lasciato scampo a Nardi.

Il focus si sposta poi a centrocampo. Insieme al big McKennie, il trittico ha visto in mediana i due fari Miretti e Ranocchia, con il preciso compito di orchestrare il gioco. Ranocchia ha già mostrato di avere un passo diverso: un calciatore già pronto al salto, sempre ordinato, pulito, efficace nei suoi interventi. La stagione da protagonista in Serie C è servita per aumentare la consapevolezza del classe 2001, sempre più leader a centrocampo. Un percorso di crescita che può essere replicato da Fabio Miretti: il gioiello della Primavera non ha rinunciato a rischiare anche la giocata più difficile, a testimonianza della personalità che lo contraddistingue. Punto di riferimento lo scorso anno in Under 19, la prossima stagione permetterà al classe 2003 di fare quello scatto in più, con l’Under 23 trampolino di lancio per la sua maturazione.

Felix Correia, in attacco insieme a Soulé e Pjaca, ha mostrato a tutti la qualità migliore del suo repertorio: la sterzata sul destro per calciare a giro sul secondo palo. Tanto movimento, corsa, spunti, per un calciatore che potrebbe proseguire altrove il suo percorso di crescita nella prossima stagione. Molti, infine, i giovani subentrati dalla panchina: Hajdari ha collezionato il primo gettone in bianconero, prendendo posto in difesa. Stesso discorso per Diego Stramaccioni, rientrato dal prestito alla Vis Pesaro. Peeters autentico mastino in mediana, mentre gli ingressi di Rafia e Aké sulle fasce hanno spaccato il ritmo partita. Marques ha dato freschezza al reparto offensivo, e si son rivisti anche Mulé e Clemenza, rientrati dai prestiti rispettivamente alla Juve Stabia e al Sion ma che aspettano di conoscere le loro nuove destinazioni. Non chiamateli solamente giovani, questo è il futuro.

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