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Rampulla: «Szceszny? Può capitare, non cambia nulla. Se perdi Buffon però…» – ESCLUSIVA
Michelangelo Rampulla, ex portiere della Juventus, analizza la prima di campionato e gli errori di Szczesny
La prima partita di campionato della Juventus di Massimiliano Allegri lascia l’amaro in bocca. I bianconeri, avanti di 2-0 all’intervallo, sono stati raggiunti dall’Udinese complice uno Szczesny poco attivo e reattivo: due errori che sono costati cari e che hanno mandato Allegri su tutte le furie.
Michelangelo Rampulla, storico baluardo tra i pali della Juventus dal 1992 al 2002, svela in esclusiva a Juventusnews24 il suo punto di vista sugli scivoloni del numero 1 polacco e sulla Juventus di Massimiliano Allegri.
La prestazione di Szczesny è stata molto negativa. Errori pagati a caro prezzo. Gli ultimi mesi del portiere non sono stati semplici: semplice scivolone o c’è qualcosa che non va?
«Tutti me l’hanno chiesto oggi. Sono due errori, può succedere. Sicuramente, visto il primo tempo, sembrava improbabile la rimonta dell’Udinese. Poi si è visto qualche problema di tenuta atletica da parte della Juve e l’Udinese ha approfittato di questi due errori».
Ora cosa sarebbe giusto fare: dargli fiducia o un po’ di riposo, lanciando Perin?
«No, un errore non cambia le gerarchie. Ci sta, non credo possa cambiare le cose. Il ruolo del portiere è particolare, se si gioca sempre con l’apprensione che al primo errore cambi, allora diventa un problema».
Questione secondo portiere: dal leader Buffon a Perin. Quanto perde la Juve a livello tecnico? E a livello di carisma?
«Stiamo parlando di Buffon, hai detto secondo portiere ma io non posso dire secondo portiere a Buffon. Buffon è Buffon, in qualsiasi caso se lo perdi perdi qualcosa… perdi sempre qualcosa, in qualsiasi caso, è il migliore al mondo».
Un pensiero sulla Juve vista ieri alla Dacia Arena.
«Il primo tempo bene, partita forte, aggressiva, ha tenuto il campo egregiamente, l’Udinese ha avuto un po’ di timore reverenziale nei confronti della Juventus. Poi c’è stato questo calo atletico nel secondo tempo, essendo la prima partita di campionato ci può stare. Non vedo preoccupazione per questo».
Difesa: la Juve subisce gol in Serie A da 15 turni consecutivi. Semplice coincidenza o si è persa solidità?
«Quindici partite consecutive con gol subito è un dato che deve far riflettere, più che degli errori singoli. Ci sia qualche problemino sì, con una squadra più votata all’attacco che alla difesa. Però ci sono comunque calciatori come Bonucci, De Ligt, Chiellini… non è solo una questione della difesa ma una questione di squadra. Se la difesa subisce è perché il centrocampo non fa filtro, gli attaccanti non fanno la giusta pressione, è un discorso di squadra. Si deve regolare sicuramente qualcosa».
Dybala sembra tornato ai livelli dei tempi d’oro mentre fa discutere Ronaldo, panchina volontaria o meno, sul suo futuro. Cosa ne pensa?
«Dybala, ottimo primo tempo e buon inizio del secondo. Poi ha avuto anche lui un calo fisico. Ma Dybala non si discute, un giocatore che mi piace molto e fare affidamento su di lui non è sbagliato. Ronaldo? Non lo so, sono problemi societari, se la vedranno loro. E’ una cosa che non si dovrebbe portare per le lunghe: se ha voglia di andar via, è giusto cambiare; se vuole restare deve dare il 120%, essendo il giocatore più forte del mondo deve mettersi a disposizione della squadra».
Locatelli, dopo un lungo inseguimento. è arrivato alla Juve. Manca ancora qualcosa o il mercato può considerarsi chiuso?
«Io credo che la rosa della Juve sia molto competitiva. Locatelli è un ottimo giocatore. Non si deve pensare che se la squadra gioca male devi comprare qualcun altro: compri qualcuno adesso e poi comunque devi dargli del tempo per potersi ambientare. Io credo che la Juve abbia una rosa molto competitiva, soltanto da registrare alcune cose. Essendo la prima partita, c’è tempo».
Il suo punto di vista sul campionato appena iniziato: alla luce delle prestazioni viste in campo, che Serie A si aspetta?
«Sarà un campionato molto interessante, la rosa delle pretendenti si è allargata, credo che sarà un campionato più bello, non impressionante a livello tecnico ma sarà bello vedere tante squadre lottare per lo Scudetto invece di assistere ad una lotta a due. Le squadra sono queste: Juve, Inter, Milan, Roma Lazio e Napoli e l’Atalanta, che ci va di diritto per quanto fatto negli ultimi anni. Sarà un campionato avvincente».
Si ringrazia Michelangelo Rampulla per la disponibilità mostrata in occasione di questa intervista