LAVAGNA TATTICA - Cuadrado, Sandro e le poche idee della Juve
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LAVAGNA TATTICA – Cuadrado, Sandro e le poche idee della Juve

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La Juve vista con l’Empoli aveva pochissime idee. Senza spazi centrali, i bianconeri si appoggiavano a Cuadrado e Alex Sandro

Ieri abbiamo scritto sulle molte difficoltà difensive della Juve. I bianconeri hanno però avuto grosse difficoltà anche con il pallone: se il possesso dell’Empoli è stato organizzato  e pulito, al contrario la Juventus è stata sterille e prevedibile. E dire che i primi 20′ erano stati buoni, con diversi cambi di campo e cross pericolosi. Nelle intenzioni di Allegri, McKennie, Chiesa e le mezzali dovevano occupare gli spazi liberati da Dybala. Tant’è che il texanoe era spesso la prima punta bianconera.

Con il passare dei minuti, la Juve però è diventata sempre più lenta e soporifera nella circolazione del pallone. Il passaggio al 4-4-1-1 non ha migliorato la situazione, con il campo che è stato sempre riempito in modo poco ottimale. C’erano ben poche idee non solo negli ultimi metri, ma anche nella risalita del campo: ci si affidava quasi in toto alle iniziative in solitaria di Cuadrado e Dybala.

Abbiamo poi visto uno dei problemi classici della Juve di Allegri. Con eccessiva distanza tra i giocatori e uno scarso movimento senza palla, la Juve non è di fatto mai riuscita a verticalizzare centralmente.

Si vede con chiarezza nel grafico sopra. Il possesso bianconero era orizzontale, si allargava continuamente il gioco sui terzini in fascia perché mancavano soluzioni di passaggio centrali. Tant’è che Cuadrado e Alex Sandro sono stati gli juventini con più palloni giocati. In tal modo, è difficile che la fase offensiva sia pericolosa, perché ci si aggrappa in toto alle azioni individuali dei terzini per creare occasioni, nella speranza che saltino l’uomo.

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Ancora una volta, come si vede nelle slide sopra, per rifinire la Juventus ha cercato quasi unicamente il cross (37 a fine gara). Traversoni spesso dalla trequarti, in situazioni dove l’area non era riempita bene (Allegri si è lamentato di questo). Insomma, nulla di nuovo sotto il sole, un possesso palla orizzontale in cui, per inerzia, si spera che prima o poi uno dei cross di Cuadrado sia concretizzato dai compagni.

Allegri ha dichiarato che 37 non erano tanti ma anzi una cifra comprensibile, visto che l’Empoli difendeva bene il centro e costringeva ad andare in fascia. Il problema è che molti di questi traversoni sono arrivati da situazioni poco pericolose, in contesti dove era difficile la Juve arrivasse a tirare in porta. Inoltre, se l’intenzione era quella di buttare tanti palloni in mezzo, è difficile capire come mai Morata non sia partito dall’inizio.Per evitare di vedere i problemi tattici delle ultime stagioni, è necessario che la manovra diventi più rapida e imprevedibile, senza limitarsi a un abuso del cross con Cuadrado.

 

 

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