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Conferenza stampa Agnelli post assemblea azionisti Juventus: le parole – VIDEO
Andrea Agnelli, presidente della Juventus, parla in conferenza stampa dopo l’assemblea degli azionisti 2021. Le dichiarazioni LIVE
Nella giornata di venerdì 29 ottobre 2021 si è svolta l’assemblea degli azionisti Juventus 2021. La riunione ha visto coinvolti il presidente Andrea Agnelli e i rappresentanti designati all’Allianz Stadium.
Il presidente bianconero interverrà in conferenza stampa alle 10.30. Juventus News 24 ha seguito LIVE le parole di Agnelli con una diretta testuale.
In conferenza stampa presenti anche Nedved e Arrivabene. Prende la parola il presidente Agnelli.
«Buongiorno a tutti, è un piacere essere qua in questo incontro con voi in presenza. Abbiamo appena terminato il CdA, attribuendo cariche e poteri. Oltre alla riconferma mia e di Pavel in qualità di presidente e vicepresidente, il Consiglio ha nominato Maurizio Arrivabene come amministratore delegato della società, che diventa anche Managing Director e Football Area. Quello che secondo me è importante, che ho cercato di spiegare durante l’Assemblea è il contesto nel quale l’industria si è mossa. Nel 2019 era arrivato il momento di ‘time to think big’, un cambio di paradigma. All’interno bisogna iniziare un nuovo percorso di credibilità che si deve fondare su 5 dimensioni: finanziario (la previsione di un investor-day nel 2022), gestionale (uscire dal paradigma che il fatturato è l’elemento principale dei risultati di una società), abbiamo annunciato un comitato ESG, vogliamo mantenere una leadership a livello politico al netto di quello che è successo negli ultimi 2 anni e mantenere una solida competitività sportiva. I valori a cui ci riferiamo sono quelli storici di questa città e di questa società».
Iniziano le domande dei giornalisti.
COMPETITIVITA’ SPORTIVA – «Siamo Juventus, competitività sportiva per noi vuol dire ambire a vincere ogni competizione nella quale partecipiamo. Il dogma non cambia. Dopo questa stagione, il nostro livello di fatturato sarà sano. Impiegheremo le risorse disponibili sulla squadra: dovremo prendere le scelte migliori per vincere. Questo è un discorso generale, se la domanda si sposta sull’attualità sposto la domanda a Pavel».
Prende la parola Nedved.
«Noi abbiamo avuto dei successi in passato con giocatori di età avanzata. Due anni fa abbiamo iniziato a ringiovanire la squadra, cercando di mantenere il successo sportivo. Sapevamo che l’unica cosa che contava era la vittoria, e sappiamo perfettamente cosa dobbiamo fare. Lo sanno anche staff, allenatore e giocatori. Abbiamo avuto un bel periodo, l’ultima partita non è andata come speravamo ma già domani ripartiamo».
IL PERIODO PIU’ DIFFICILE ALLA JUVE – «No, non è il più difficile però è un momento difficile. Credo che il più difficile è stato quando sono arrivato, nel maggio 2010. Lì c’era da ricostruire una cultura aziendale, ora esiste. C’è stata una crescita evidente, aumentando il livello di professionisti sportivi con l’inserimento dell’Under 23 e della squadra femminile. Il Covid è stato la tempesta perfetta. E’ un momento entusiasmante da affrontare, ma non il più difficile».
Parla Nedved.
SCUDETTO – «Parlare di Scudetto e obiettivi ora è difficile. Dobbiamo pensare una partita alla volta, guardare e pensare chi sta davanti a noi per recuperare posizioni. Abbiamo meno punti ma dobbiamo pensare che ci rimangono tante partite da giocare, si può recuperare tranquillamente».
Parla Arrivabene.
GRANDI COLPI IN ESTATE – «L’operazione Ronaldo ha portato grandi benefici, non solo dal punto di vista sportivo per la Juve ma anche per il calcio italiano. Con la sua partenza si aprono altri temi: parte un grande campione, quali effetti può avere ciò? La vera mancanza è la presa di responsabilità. Secondo me, dove il mister sta lavorando è abituare la squadra a ricaricasi questa responsabilità, farla propria. Riguardo al mercato, ci sono state alcune critiche, partite dal fatto che ci è dimenticati in fretta della situazioni economica della società. Anche in futuro verranno fatte scelte oculate».
Parla Agnelli.
FAIR PLAY FINANZIARIO – «Per la stagione 2022/23 non ci sono problemi. Sul 2023/24 dovremo valutare bene e capire quali saranno le nuove impostazioni del FFP. Quando conosceremo i nuovi parametri valuteremo».
INDAGINI COVISOC PLUSVALENZE – «Per quanto ci riguarda, noi siamo rispettosi delle indagini. Abbiamo dato loro le informazioni richieste: ogni operazione di questa società essendo quotata in Borsa è rivelata. Massima collaborazione con chi porta avanti queste indagini ma massima serenità da parte della Juventus».
NUMERO DI OPERAZIONI – «Le singole società devono valutare. La Juventus ha in rosa circa 75 giocatori professionisti: ogni anno, pensare che 25 entrano in prima squadra è difficile. Si è passati da un valore di mercato dei trasferimenti da 6 miliardi nel 2019 a 3 miliardi nel 2021».
Parla Arrivabene.
MINI-STADIO PER WOMEN E U23 – «Questo discorso fa parte per il momento di quelle che sono le necessità e desideri futuri, tenendo conto delle priorità. Un progetto interessante è non solo proporre questo stadio per Women e giovanili, ma farlo in maniera diversa, con parametri in linea con l’eco-sostenibilità e il rispetto dell’ambiente. Non solo ospiti le squadre ma anche altri tipi di eventi».
Parla Agnelli.
SUPERLEGA – «Tutto ciò che abbiamo bisogno è un ambiente sostenibile nel quale operare. La Nations League è una competizione straordinaria, perché ha posizionato le Nazionali europee in contesti diversi. E’ un esercizio fantastico: auspicare un modello analogo per i club sarebbe il minimo. Mi auguro che si arrivi ad una architettura sostenibile».
Parla Nedved.
ROSA SUFFICIENTE O INTERVENTI A GENNAIO – «Crediamo che la rosa sia sufficiente, molto buona. Vogliamo dai giocatori il massimo. Valuteremo se ci saranno possibilità a gennaio, ma la nostra rosa ha valore assoluto per arrivare tra le prime posizioni».
RINNOVO DYBALA – «Siamo in un buonissimo punto con Paulo Dybala. Siamo contenti che sia rientrato in buonissima forma. Aspettiamo e cerchiamo di chiudere quest’operazione ma siamo in un buonissimo punto»
Parla Agnelli.
CORTE DI GIUSTIZIA – «Normalmente i suoi giudizi arrivano dopo 12/18 mesi. Verosimilmente sarà uno dei più lunghi. L’altro passaggio è riprendere una forma di dialogo che porti all’individuazione che porti a un sistema più sostenibile. Quello che diventa estremamente complicato è quando ci sono soggetti con pensieri così disomogenei tra loro. Per questo faccio riferimento alla Nations League come un esercizio riuscito».
Si chiude la conferenza stampa.