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De Ligt: «Allegri ha una mentalità vincente, mi aiuta molto in questo»
Matthijs de Ligt ha parlato nel corso di una lunga intervista ai microfoni di DAZN. Le parole del difensore della Juventus
Nel corso di una lunga intervista ai microfoni di DAZN, Matthijs de Ligt ha parlato di Juventus e del suo primo anno con Allegri ma non solo. Le sue parole
ALLEGRI – «Lui è un allenatore con grande esperienza, ha vinto tanto con la Juve e a Milano. Io sono contento che lui sia il mio allenatore, mi aiuta a crescere ulteriormente».
CONSIGLI DI ALLEGRI – «Mi aiuta perché ha questa idea di giocare una partita per 90 minuti con la mentalità giusta, non è importante che il calcio sia bello ma conta solo vincere e questa è la sua mentalità».
BONUCCI E CHIELLINI – «Ho parlato tantissimo con loro, sono un enorme riferimento perché hanno vinto tanto con la Juventus e anche con l’Italia quest’estate. Mi hanno detto che ho tanta forte fisica e che sono bravo con i piedi, ma ho bisogno di stare concentrato per 90 minuti e stare tranquillo, perché tutta la squadra sente quando sei tranquillo e gioca meglio, con più sicurezza».
CRITICHE – «Nel calcio le critiche sono normali, io sono la persona che è più critica verso me stesso, questo importante per migliorarsi ogni giorno. Nel calcio è normale ricevere critiche o complimenti, ma la cosa importante è sfruttare le critiche per migliorarsi».
ALTERNATIVA AL CALCIO – «Avrei fatto il pallavolista, perché me lo dicono tutti, forse lo farò quando non sarò più un giocatore. In realtà ho pensato sempre a diventare un calciatore e ho fatto tutto per diventarlo, ora sono molto felice di esserlo. I miei giocatori giocano a tennis? Sì, ci ho giocato per sei anni e mi è piaciuto, ma non come il calcio. È stato il mio amore e mi è piaciuto tanto giocare con gli amici, mentre il tennis è troppo da singoli».
SUOCERO CALCIATORE – «Parliamo tanto di calcio perché lui ha giocato nell’Ajax e sa com’è il mondo del calcio. Mi aiuta molto parlare con lui perché ha più esperienza di me nella vita e nel calcio. Mi ha fatto stare più tranquillo parlare con lui, non parlaimo sempre di calcio, ma anche di altre cose».
GIOCATORE PIU’ DIFFICILE DA AFFRONTARE – «Lewandowski perché ha tanta esperienza ed è un giocatore che è sempre pericoloso perché ha un grande senso del gol».
COMPAGNO PIU’ LENTO A USARE WHATSAPP – «McKennie».
STADIO PIU’ BELLO IN CUI HAI GIOCATO – «Amsterdam Arena».
IDOLO DA BAMBINO – «Christian Eriksen, perché giocava all’Ajax da centrocampista e io facevo il centrocampista».
COMPAGNO CHE ASCOLTA LA MUSICA PEGGIORE – «Cuadrado».
PRESTAZIONE MIGLIORE – «Contro il Real Madrid».
POSTO PIU’ BELLO DI TORINO DA VISITARE – «Parco del Valentino e Piazza San Carlo».