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LAVAGNA TATTICA – Morata e Chiesa isolati: la Juve non riesce a risalire
Il pressing del Chelsea ha stroncato la Juve. Chiesa e Morata sono stati costretti a un baricentro molto basso
Ieri abbiamo scritto delle enormi difficoltà difensive avute dalla Juventus contro il Chelsea. La supremazia dei padroni di casa è stata talmente netta che è difficile avere idee chiare sullo scaglionamento bianconero in fase offensiva e sulle idee di Allegri. La Juve, come al solito, ha faticato molto nel consolidare il possesso e ad arrivare alle punte. Quando si affronta un pressing alto, la squadra di Allegri manifesta poca organizzazione: non sa resistere all’aggressività rivale ed è costretta a buttare palloni nel vuoto, con l’avversario che recupera così palla.
Probabilmente, lo scopo di Allegri era di avere superiorità numerica in mezzo contro i due centrocampisti del Chelsea. A inizio azione, Bentancur e Locatelli erano vicini, mentre Rabiot agiva più alto a sinsitra e McKennie partiva da una posizione più aperta. Probabilmente, lo scopo primario era quello di lanciare le mezzali negli spazi. Piano che però è fallito, visto che la Juve non è mai riuscita a sollecitare in modo credibile la linea rivale. Anzi, di solito l’azione si interrompeva molto prima.
Nelle slide sopra vediamo due dei molti esempi, un pattern della stagione della Juve. In entrambi i casi, i bianconeri non possono andare centralmente. Il difensore è costretto ad allargare sul terzino, il quale si trova l’uomo addosso: sia Cuadrado che Alex Sandro non hanno soluzioni di passaggio sul breve. Locatelli viene incontro a loro ma è marcato da Ziyech. L’unica è buttare palla in avanti , con il Chelsea che però recupera facilmente palla.
Ovviamente questo atteggiamento ha finito col danneggiare le punte, mai innescate. Morata sbaglia molto e Chiesa non sta neanche attraversando il suo miglior momento. Tuttavia, e i dati lo dimostrano (Morata ha solo 0.22 Expected Goals per 90′, record negativo in carriera), non c’é neanche un sistema che consenta loro di tirare con pericolosità. Basti pensare che Rudiger, difensore del Chelsea ha toccato molti più palloni di loro in zona offensiva. Quando la Juve recuperava palla, era circondata dal feroce contropressing rivale, con il Chelsea che rientrava in controllo del possesso. In quei frangenti, Morata e Chiesa erano sempre circondati da maglie rivali in zone molto basse del campo. Proprio da una riconquista è nato il 3-0, con Jorginho che ha recuperato palla su Chiesa. Se la Juve già in Serie A fatica a far tirare le proprie punte, quando il livello si alza queste difficoltà sono ancora più palesi. I bianconeri faticano troppo nella risalita del campo, il possesso palla ha ancora tanti problemi. Ieri l’aggressività del Chelsea di Tuchel ha stroncato l’azione bianconera.