Volpi: «Juve forte e competitiva. Dybala? Non insostituibile» - ESCLUSIVA
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Volpi: «Juve forte e competitiva. Dybala? Nessuno è insostituibile» – ESCLUSIVA

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Volpi: «Juve forte e competitiva. Dybala? Nessuno è insostituibile». Le parole dell’ex centrocampista in esclusiva a JuventusNews24

L’ex centrocampista della Sampdoria Sergio Volpi è intervenuto in esclusiva ai microfoni di JuventusNews24 per parlare della sfida di Coppa Italia di ieri sera che ha visto la Juventus imporsi per 4-1 sulla formazione blucerchiata e staccare così il prezioso pass per i quarti di finale. Tanti i temi toccati da Volpi: di seguito tutte le sue dichiarazioni.

Pensa che il punteggio maturato nella sfida dello Stadium sia troppo severo per la Sampdoria per quanto visto sul terreno di gioco o il risultato in qualche modo rispecchia i differenti valori delle due rose?

«La Juventus ieri sera è entrata in campo per vincere la partita e passare il turno a tutti costi. I bianconeri hanno messo subito in chiaro l’andamento della partita, mettendo la Sampdoria nella sua metà campo. La Samp ha resistito finchè ha potuto, poi quando la Juve ha sbloccato il risultato è riuscita a controllare senza troppe difficoltà la partita. Per quello che si è visto è stata una qualificazione meritata nel complesso, anche se poco dopo il gol della Sampdoria c’è stata una grande occasione per pareggiare la partita. Su un errore in disimpegno poi la Juve ha chiuso definitivamente match e qualificazione».

La gara di ieri ha messo in mostra il talento, rimasto in larga parte inespresso a Torino, di Arthur. Continuerebbe a dargli fiducia se fosse nei panni di allenatore e società?

«Arthur è un giocatore con grande esperienza, ha giocato anche nel Barcellona che è un club molto importante. Probabilmente fino ad ora non è riuscito a inserirsi nel campionato italiano, ma è un giocatore con grosse qualità tecniche. Ieri sera ha fatto un’ottima partita».

In molti avevano ipotizzato potesse essere la serata giusta per vedere all’opera Kaio Jorge, ma il brasiliano è subentrato a Morata soltanto negli ultimi minuti di gara. Secondo lei in Italia dovremmo dare maggior spazio ai giovani?

«È un discorso che si fa ormai da parecchio tempo. In altri campionati non hanno problemi a lanciarli, ma è anche vero che in una squadra e in una società come la Juventus questo non è possibile. La Juve, così come Inter e Milan, deve vincere nell’immediato. Si fa fatica a capire e a spiegare perchè un giocatore giovane abbia poco spazio nella Juventus, a differenza di quanto potrebbe averne in squadre come Sampdoria, Udinese o Fiorentina. Sono probabilmente le ambizioni della società che portano a far crescere un giovane con più calma senza paura di bruciarlo. Magari Kaio Jorge ha bisogno di altro tempo per dimostrare il suo vero valore, perchè se la Juventus l’ha preso vuol dire che il giocatore ha qualità».

Vede in Locatelli una crescita rispetto a quanto mostrato al Sassuolo nell’ultima stagione e agli Europei nella scorsa estate? Pensa possano essere ancora tanti i margini di miglioramento per un giocatore con le sue caratteristiche?

«Locatelli ha esordito nel Milan, poi è andato a giocare nel Sassuolo, ha fatto esperienza ed è cresciuto. Ora è in un top club come la Juventus e sta dimostrando il suo valore, così come ha fatto agli Europei quando è stato impiegato. È un giocatore con qualità, forte fisicamente e tecnico: ha tutte le carte in regola per imporsi alla Juventus. Rispetto a Kaio Jorge ha già fatto esperienza al Sassuolo che gli è servita tantissimo. È un ragazzo che, a 24 anni, ha ancora parecchi margini di miglioramento. È sempre tranquillo con la palla tra i piedi, sa cosa fare e gioca in maniera semplice. Ha già l’idea in testa ancora prima di ricevere il pallone. Anche un passaggio di tre metri, che a volte può essere banale, lui lo fa con grande attenzione. Inoltre è un centrocampista che sa anche segnare. Durante una stagione i suoi gol li fa: magari potrebbe farne di più, ma il suo contributo è sempre importante».

È proprio a centrocampo che la Juventus potrebbe intervenire da qui alla fine del mercato. Tra i tanti i nomi usciti in questi giorni, c’è un profilo che lei vede più indicato per la squadra bianconera?

«Sono dinamiche che sono difficili da spiegare da fuori. Sicuramente Allegri, lo staff e la società sanno dove intervenire. La Juventus lì in mezzo ha giocatori importanti, forti: Locatelli, lo stesso Bentancur che sta passando un periodo non positivo forse anche legato ad una situazione più generale. Anche in attacco ci sono nomi importanti: Morata, Dybala, Kean, Bernardeschi: ora si è fatto male Chiesa, ma la Juve rimane competitiva. Io da fuori posso solo dire che la Juventus, già con la squadra che ha, dovrebbe lottare per obiettivi importanti. In questo momento è in ritardo, ma il campionato è ancora lungo e c’è tempo per centrare un posto tra le prime quattro».

Tra chi ha fatto bene nella gara dello Stadium c’è anche Dybala. Dopo gli sguardi carichi di sfida nel match contro l’Udinese, l’argentino è tornato ad esultare in maniera certamente più convinta. Come pensa potrà evolversi la situazione legata al rinnovo?

«Credo che la società abbia la sua linea guida. Sicuramente incontreranno l’agente per discutere del rinnovo e vedremo se troveranno l’accordo. Alla fine bisogna sempre essere d’accordo in due: la Juve deve accettare le richieste di Dybala e Dybala quelle della Juve. Se ognuno accetterà le condizioni proposte dall’altro credo che non ci saranno problemi per proseguire insieme. Ciò che è certo è che Dybala è un giocatore importante per la Juve».

Così importante a tal punto da non poter proprio rinunciarci?

«Nel calciomercato di oggi non c’è nessun giocatore a cui non si può rinunciare. Prendiamo ad esempio anche il discorso legato a Insigne, che a Napoli era ed è una bandiera: quando arrivano però determinate offerte e se non si trova l’accordo per prolungare con la società in cui si sta giocando si può anche pensare di cambiare aria. Dybala è un giocatore importante e io credo che la Juventus farà di tutto per tenerlo. Resta da capire se tutti gli sforzi che farà nel caso il club andranno bene al giocatore».

Quale pensa possa essere il cammino della Juventus da qui a fine stagione? Vede una squadra in grado di continuare sulla strada intrapresa nelle ultime gare per centrare un posto tra le prime quattro?

«La Juventus ha tutto per lottare per le posizioni di vertice, quindi penso che fino alla fine competerà per un posto in Champions. Il distacco dall’Inter è tanto e lottare per lo scudetto resta difficile, ma nel calcio non si sa mai e tutto può succedere, ma sicuramente lotterà per un posto in Champions. La Juventus ha tutte le carte in regola per far bene anche nell’attuale Champions, anche se le partite in questa competizione sono sempre molto particolari e bisogna vedere come si arriva tra infortuni e casi Covid. Scudetto? Io vedo favorita l’Inter: già dall’inizio dell’anno penso che siano proprio loro la squadra da battere, con il Napoli pronto a lottare per provare a contendere il titolo alla formazione di Inzaghi».

Si ringrazia Sergio Volpi per la disponibilità e la gentilezza mostrate in questa intervista.

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