Hanno Detto
Zuelli si racconta: «Così mi è arrivata la chiamata della Juve»
Zuelli della Juventus U23 ha raccontato come ha ricevuto la chiamata della Juve e il suo percorso in bianconero
Emanuele Zuelli a Juventus Tv ha raccontato la sua esperienza alla Juventus U23.
GLI INIZI – «Calcisticamente sono nato a Bolzano nel Neugries, all’età di 5 anni. Ho fatto un paio di settimane lì, poi sono andato nella squadra di Bolzano e ho fatto tre anni nel Sudtirol».
CHIEVO E SERIE B – «Affacciarsi in Serie B è stata un’emozione bella. E’ un grandissimo campionato, è stato bellissimo, poi nella squadra in cui sono cresciuto…l’emozione è stata doppia. Allenarsi e giocare con gente grande che ha avuto carriere importanti ti dà fiducia e ti fa sentire più cresciuto. Tutte esperienze che mi aiutano alla Juve».
CHIAMATA DELLA JUVE – «Quando mi è arrivata la chiamata della Juve ero in ritiro al Chievo. La notizia bellissima mi è arrivata la mattina. Quando ti vuole una delle top squadre europee credo che chiunque sia contentissimo»
AMBIENTAMENTO – «Mi sono ambientato benissimo subito. I miei compagni qui alla Juve sono stati tutti gentilissimi e bravissimi. Tutti dello staff sono stati carinissimi. Ho solo buone cose da dire».
RUOLO – «Anche al Chievo ho sempre fatto il centrocampista, mediano a due o tre, mezzala ed esterno, ho girato abbastanza. Ora mi sento forse di fare più la mezzala, è più bello perché sei più offensivo e riesci ad aiutare di più la squadra. Però dove decide il mister di mettermi io gioco, dò il massimo in tutte le posizioni»
ALLENAMENTI CON LA PRIMA SQUADRA – «Si nota subito il ritmo, loro vanno fortissimo. Poi è gente che ha vinto tante coppe, quest’anno alcuni sono campioni d’Europa. E’ un privilegio allenarsi da loro con loro e imparare da loro che sono top players. Bisogna cercare di rubare il più possibile dalle loro qualità. Andare su il più possibile aiuta per la fiducia, ci si ambienta al loro ritmo e quando si scende il ritmo cala un po’ e quindi riesci ad andare più forte».
SFIDA ALLA PRO VERCELLI – «Io credo che ogni partita sia diversa Quella d’andata ci può aiutare a capire dove abbiamo sbagliato e dove possiamo fargli male. Però alla fine noi ci stiamo preparando in un modo e ce la giocheremo a viso aperto»
ZAULI – «Il mister ci chiede di fare scelte più giuste, essere più concentrati, andare forti, tenere il ritmo alto e rimanere compatti. Abbiamo fatto spesso degli errori stupidi da cui dobbiamo imparare per non sbagliare più».