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Juve, da De Ligt a Vlahovic: la spina dorsale del futuro creata nel tempo
Da De Ligt a Vlahovic passando per Fagioli e Chiesa: la Juve ha creato nel tempo la nuova spina dorsale del futuro
Il possibile colpo Vlahovic potrebbe essere l’ultimo atto (almeno per il momento) di una rivoluzione che ha visto la Juve cambiare totalmente strategia sul mercato nel tempo. I bianconeri, infatti, hanno deciso di andare a prendere giocatori giovani, forti e di sicuro avvenire in grado di creare la colonna portante del presente e futuro. Con la speranza, poi, che possano tutti diventare le bandiere del domani alla stregua dei vari Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini e Del Piero.
La Juventus, da tre anni anni, ha iniziato il processo di svecchiamento della rosa capace di conquistare scudetti, Coppe Italia, Supercoppe Italiane, sfiorando per due volte la Champions League nell’arco di una decade. In principio fu De Ligt, acquistato nel 2019 per una cifra considerata esorbitante per un difensore appena 18enne (circa 80 milioni di euro) qualche mese dopo aver segnato il gol decisivo per l’eliminazione dei bianconeri dalla Champions League a Torino. Il suo impatto è stato incredibile e, seguendo i modelli Bonucci e Chiellini, è diventato un punto di riferimento della squadra in campo e nello spogliatoio.
Poi nell’insolita sessione di mercato dell’ottobre del 2020 è arrivato Chiesa, giovane, italiano, forte e con una voglia di spaccare il mondo. L’ex Fiorentina ha da subito conquistato il mondo Juve sotto ogni punto di vista. La sua attuale stagione è già finita per l’infortunio, ma l’ex Fiorentina conta di essere regolarmente pronto per l’inizio della prossima.
Ad agosto 2021, invece, a Torino è sbarcato Locatelli, altro campione d’Europa che in pochissimo tempo ha dimostrato di essere il migliore centrocampista a disposizione di Allegri, oltre che giocatore di sicuro affidamento per il presente e il futuro.
Nel frattempo la Juventus ha fatto crescere sottotraccia un giovane centrocampista che sta facendo faville in Serie B nella sua prima esperienza lontano dal mondo bianconero: Fagioli. Pare scontato che Allegri, suo grande estimatore da sempre, deciderà di portarlo in pianta stabile con i grandi a partire dalla prossima stagione per farne un elemento cardine di quel centrocampo che, ad oggi, è il reparto più debole della squadra. E quello su cui la società dovrà cercare di intervenire anche in futuro.
Il bomber serbo sarebbe quindi una sorta di ciliegina su una torta preparata nel tempo, spesso lontano dai riflettori, guardando sempre con attenzione ai bilanci. De Ligt, Fagioli, Locatelli, Chiesa e Vlahovic: il presente e il futuro della Juve nei loro piedi!