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Carissimi: «Juventus Women favorita in Coppa Italia ma la Champions è troppo» – ESCLUSIVA
Marta Carissimi in esclusiva su JuventusNews24.com. L’ex centrocampista presenta il match di Coppa Italia Italia tra Inter e Juventus Women
Marta Carissimi è un’ex centrocampista della Nazionale azzurra, oggi commentatrice e opinionista di calcio femminile. Abbiamo chiacchierato con lei per avvicinarci a Inter-Juve, gara valida per l’andata dei quarti di Coppa Italia.
Questo duplice incontro tra Inter e Juventus Women sarà un confronto ad armi pari?«Le due squadre hanno rose differenti e obiettivi differenti. Da una parte c’è una Juve che farà di tutto per centrare la qualificazione perché vuole vincere la Coppa l’Italia. Dall’altra l’Inter è in un percorso di crescita, per le nerazzurre la partita di domani sarà solo la tappa di un percorso. Confrontarsi con la migliore squadra d’Italia ti permette di migliorare. Sulla partita secca ci sarebbe potuta essere qualche sorpresa, ma nel doppio confronto vedo le bianconere ampiamente favorite».
Anche se in campionato l’Inter aveva messo in seria difficoltà la Juve….
«L’Inter dovrà riproporre quell’atteggiamento, servono grande organizzazione e determinazione. Ma penso che a Guarino in questo momento importi più della prestazione che del risultato, inevitabilmente quando affronti una squadra completa come la Juve».
Pensi che il pareggio con la Fiorentina possa influenzare minimamente la Juve? Hai la sensazione che la squadra abbia perso brillantezze nelle ultime settimane?
«La perfezione non esiste e non si può pretendere da nessuna squadra. È difficile per tutti tenere sempre livelli altissimi, è normale che ci siano dei cali. La Juve ha una rosa composta completamente da calciatrici delle nazionali, eccetto Zamanian: hanno tutte giocato moltissime partite. Penso sia fisiologico, c’è stata anche una situazione di emergenza Covid. Il loro calo è coinciso con una grande perestazione della Fiorentina. Ma è una squadra collaudata che ha costruito un certo tipo di mentalità, non penso che quella partita possa destabilizzarla».
Nel gioco di Montemurro tutte le giocatrici sono intercambiabili, ma l’assenza di Girelli quanto pesa per questa squadra?
«La verità è che la Juve ha veramente due squadre, c’è grande qualità e intercambiabilità. Cristiana è una leader realizzativa ed ha qualità importanti, la sua capacità di essere molto prolifica sotto porta è un’arma importante ma ci sono altre giocatrici che possono sopperire alla sua mancanza»
L’obiettivo Triplete per la Juventus di Montemurro è un qualcosa di tangibile?
«Questa squadra ha le qualità per poter vincere tutto in Italia, lo ha dimostrato vincendo i campionati e le finali in questi anni. Anche se in Coppia Italia e in Supercoppa, quando ci sono partite secche, a volte può capitare di sbagliare come accaduto l’anno scorso in Coppa. In Champions invece sta facendo un bellissimo percorso, ma credo che pensare di vincerla sia un po’ troppo. Le top 4 squadre europee hanno qualcosa in più. Lo stesso Lione è avanti alla Juve, anche se lo scorso anno ha vissuto un momento di transizione ed ha in rosa giocatrici molto giovani. È lontano dall’essere il Lione che ha vinto la Champions per 5 anni consecutivi ma resta una grandissima squadra. Per la Juve è comunque un’ottima notizia aver evitato in Barcellona»
Ti aspettavi un Inter subito competitiva per le prime posizioni? Dall’anno prossimo le nerazzurre possono lottare per lo scudetto?
«Sicuramente quest’anno l’arrivo di Rita Guarino ha dato un’impronta importante e fatto intendere quale sia la volontà della società. Hanno dato un segnale prendendo l’allenatrice che in quel momento era la più vincente d’Italia. Sono stati fatti acquisti mirati, ma è un po’ prematuro pensare a un Inter che lotti per il secondo posto già quest’anno. Penso che Milan, Roma e Sassuolo siano più attrezzate. L’Inter ha l’obiettivo di crescere, sta facendo un ottimo campionato al di sopra delle aspettative ed ha fatto più punti in questo girone d’andata che in tutta la scorsa stagione. Il club dovrà valutare se consegnare a Guarino una squadra ancora più competitiva».
Da ex centrocampista, credi che Caruso sia attualmente tra le migliori in Europa? E come ti spieghi il ritorno su alti livelli di Rosucci?
«Parto dalla seconda. Martina ha qualità importanti, è una bandiera della Juve ed ha un grande senso di appartenenza. Quest’anno ha ritrovato fiducia e si sta esprimendo su livelli alti, che poi sono i suoi. Lo scorso anno non ha fatto una brutta stagione: non mi è piaciuto sentire certe critiche, come se forse una giocatrice finita. Bisogna pensare al percorso, agli infortuni, che possono destabilizzare sia a livello fisico sia a livello mentale, soprattutto in contesti così alti. Arianna ha un grandissimo talento. Secondo me è una delle migliori centrocampiste in Italia, deve continuare a crescere per potersi affermare a livello internazionale».
Secondo te con quale tipo di profilo potrebbe migliorare sul mercato questa Juventus Women?
«Questa domanda è per il direttore Braghin e per Montemurro, loro vedono la squadra tutti i giorni e sanno cosa serve per competere con le top 4 in Europa. Serve una giocatrice di livello internazionale che abbia le caratteristiche giuste per il gioco di Montemurro».
Si ringrazia Marta Carissimi per la disponibilità mostrata in occasione di questa intervista