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Juventus dopo il mercato di gennaio: ecco come cambia
Juventus – Verona ha messo in evidenza come i bianconeri siano cambiati con gli acquisti di Zakaria e Vlahovic rispetto a due settimane fa.
Al di là del fatto che entrambi siano andati in rete, la differenza si è vista soprattutto a livello di manovra. I bianconeri, infatti, sono apparsi molto più incisivi e dominanti in questa gara. Andiamo a vedere l’analisi realizzata da Calciomagazine.net sulle differenze tattiche rispetto alla quelle delle ultime uscite, quali possono essere gli obiettivi più realistici per questa stagione e alcune valutazioni sul futuro dei bianconeri, in particolare su quello di Dybala.
Le differenze tattiche
Con l’innesto di Zakaria e Vlahovic, Allegri ha schierato la Juve con un 4-3-3 molto mobile. Infatti, Dybala partiva da destra, ma aveva libertà di accentrarsi e far valere le sue doti di inventiva, mentre Morata partiva a sinistra, più lontano dalla porta, dove poteva sfruttare le sue doti tecniche e la sua velocità. Zakaria, invece, messo interno sinistro, dava maggior solidità ad un reparto spesso in sofferenza, recuperando palloni e facendo ripartire la manovra.
In questo modo la Juventus, pur continuando a difendere bassa, ha potuto sfruttare al meglio le doti dei suoi migliori uomini. Infatti, i dati del match raccontano che gli uomini di Allegri, pur con un baricentro basso (47,3 metri a differenza dei 55,6 degli scaligeri) e un possesso palla minore (47% a 53%) rispetto a quello del Verona, sono stati più pericolosi. La squadra di Allegri ha infatti tirato in porta 8 volte mentre gli uomini di Tudor 0.
Questo perchè i due giocatori hanno subliminato al meglio lo stile Allegri. Prima di Vlahovic la Juventus non aveva un riferimento in area di rigore. Nè Morata, né Kean, infatti, sono infatti centravanti che occupano l’area e impegnano i difensori centrali. Entrambi preferiscono partire da lontano e poi convergere in area. Si spiegano così le difficoltà realizzative riscontrate nella prima parte di stagione. Inoltre, proprio per la mancanza di una punta di riferimento che si buttasse dentro in area, la Juventus faticava a trovare varchi quando attaccava. Ora è tutto diverso. Anche se si è trattato solo di una gara, per di più contro una squadra rimaneggiata, i miglioramenti sono stati evidenti.
Ricordiamo che i due giocatori, alla luce delle prestazioni in quest’ultimo turno, secondo il fantacalcio di Fantamagic.it hanno raggiunto una quotazione di 80 crediti per Vlahovic (che già partiva alto per le ottime precedenti prestazioni con la maglia viola) e 15 crediti per Zakaria.
Qual è l’obiettivo?
Qualcuno ha affermato che la Juventus possa rientrare nella lotta scudetto. In realtà questo è poco realistico. L’Inter è più squadra dei bianconeri e ha ancora un vantaggio cospicuo che sembra difficile possa dilapidare. Tuttavia la zona Champions ora diventa una realtà. In questo momento i bianconeri hanno scavalcato l’Atalanta al quarto posto, ma gli uomini di Gasperini hanno una gara in meno. Lo scontro diretto tra bianconeri e nerazzurri dirà molto delle ambizioni di entrambe. La Juventus ora è diventata più completa e in grado di gestire meglio le due fasi di gioco. Soprattutto, ha ritrovato quella compattezza difensiva che sembrava persa. Nelle ultime 10 gare di campionato, i bianconeri hanno mantenuto la porta imbattuta in sette occasioni. Attualmente i bianconeri vantano la terza difesa del torneo con 21 reti al passivo. Meglio hanno fatto solo Napoli (16 gol) e Inter (19). Ora con Vlahovic e Zakaria è migliorato anche il reparto. A questo punto il quarto posto diventa l’obiettivo minimo ed è realistico pensare che Allegri provi a dare la caccia al secondo che darebbe tutto un altro spessore alla stagione. Inoltre, i bianconeri sono ancora in gara per Coppa Italia e Champions League. La coppa Italia sembra essere il trofeo più alla portata dei bianconeri, di cui tra l’altro sono detentori. Non va però, dimenticato che anche in Champions i bianconeri hanno fatto un deciso upgrade. Ora, affronteranno con più certezze gli ottavi contro il Villareal e l’obiettivo quarti (mancato negli ultimi due anni) non sembra così lontano.
Un nuovo futuro
Soprattutto, però, gli innesti di Zakaria e Vlahovic sono una speranza per il futuro. La campagna acquisti ha infatti evidenziato come i bianconeri siano entrati in una fase di rilancio dopo tre-quattro stagioni di scelte sbagliate. Il nuovo corso voluto da Elkann e Agnelli pone un freno alle spese folli verso quei giocatori che non risultano funzionali al progetto squadra. Per questo motivo è stato anche posto un freno agli ingaggi. C’è da ricordare che di questo nuovo corso fa parte anche Federico Gatti. L’acquisto del difensore del Frosinone per 10 milioni di euro è passato un po’ in sordina perchè non è un nome da copertina ed è rimasto in prestito al Frosinone fino a fine stagione. Tuttavia si tratta di un difensore che sta facendo benissimo nel campionato cadetto e che era appetito da mezza serie A. Colpi di questo tipo hanno fatto da sempre la storia della Juventus, ma, negli ultimi anni erano mancati. Ora, invece, si torna a puntare a quel mercato nazionale che è da sempre parte integrante del Dna bianconero. In estate sarà lecito attendersi altri colpi di questa portata. Inoltre, non va dimenticato che i bianconeri controllano il cartellino di molti giovani. Proprio nel mix tra campioni e giovani potrebbe essere il nuovo corso bianconero. I vari Fagioli, Akè, Rovella, possono entrare di diritto nelle rotazioni future, dando quel qualcosa fin qui che negli ultimi anni è mancato alla squadra.
Questione Dybala
In tutto ciò rimane ancora aperta la questione Dybala. L’argentino rinnoverà o no? Dalla risposta a questa domanda dipenderà gran parte del futuro mercato dei bianconeri. Dybala è il fuoriclasse in grado di accendere la gara e decidere il match con una giocata. Tuttavia, anche lui dovrà adeguarsi alla nuova strategia bianconera. Se l’argentino non accetterà una riduzione del contratto, allora questa estate sarà addio con il bianconero. La Juventus, infatti, ha preso una strada definita e non vuole più deragliare. Sta al suo numero 10 decidere ora cosa fare.