Tiribocchi: «Juve-Toro derby intenso. Vlahovic alza il livello» - ESCLUSIVA
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Tiribocchi: «Juve-Toro derby intenso. Vlahovic alza il livello» – ESCLUSIVA

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Tiribocchi: «Juve-Toro sarà un derby intenso e combattuto. Vlahovic ha portato entusiasmo, con lui si alza il livello» – ESCLUSIVA

Simone Tiribocchi è intervenuto in esclusiva ai microfoni di JuventusNews24 per fare il punto sui bianconeri e per analizzare il derby contro il Torino, in programma questa sera all’Allianz Stadium. Di seguito le parole dell’ex attaccante.

Dopo l’ultima sessione di mercato e alla luce di queste prime partite nel mese di febbraio, in quali aspetti secondo lei è maggiormente cambiata la Juventus?

«La Juventus aveva bisogno di un attaccante centrale e ha preso il migliore in circolazione, uno dei migliori per numeri e tipologia di gioco. Conosce il campionato italiano ed è giovane, ma questi sono particolari. Credo che la Juve sia migliorata anche sotto l’ambizione generale: quando vai a fare un colpo a gennaio così importante alzi il livello di tutta la squadra perchè cambiano le ambizioni di chi è nello stesso reparto. Dybala sta discutendo il rinnovo di contratto e adesso deve dimostrare di essere all’altezza, Morata viene messo più in discussione e quindi magari deve alzare più il livello di allenamento. Alzando il livello degli attaccanti si alza conseguentemente anche quello dei difensori… Tutto va a migliorare. Vlahovic porta entusiasmo come dice Allegri ma anche tanto altro quotidianamente oltre che in partita. Sotto l’aspetto tattico e tecnico sappiamo poi il giocatore che è».

Pensa che l’innesto di un giocatore come Vlahovic potrà spostare sin da subito gli equilibri nel nostro campionato?

«Vlahovic è un giocatore che sposta gli equilibri, ha i numeri dalla sua parte. Dipende poi quando ci metterà ad adattarsi, ma è un giocatore che ha voglia e determinazione, vuole crescere e migliorare… Lui ha proprio la mentalità da Juventus, quella di vincere ed essere il migliore, e credo che questo sia un qualcosa in più per la Juventus. Può essere incisivo sin da subito per le caratteristiche che ha, anche perchè è partito forte. Hanno preso poi anche Zakaria che è un giocatore di livello internazionale e che ha dimostrato di avere qualità che servivano alla squadra».

Dybala, Vlahovic e Morata: da ex attaccante la convince il super tridente? Pensa sia la migliore soluzione possibile un attacco di questo tipo?

«Io credo che i giocatori forti vadano fatti giocare insieme. Poi ci sono degli equilibri, ci sono molte partite e non possono farle tutte loro. Però credo che quello che possono darti Dybala, soprattutto quando si avvicina di più all’area, e Morata, che non fa più il ruolo di prima punta ma può attaccare lo spazio, sia veramente tanto. È un modulo che Allegri aveva già provato senza Vlahovic non ottenendo grandi risultati e che ora può essere riproposto. È normale che servirà un sacrificio da parte dei tre anche nella fase difensiva, ma anche all’inizio sembrava un azzardo quando Mandzukic è stato messo sulla sinistra e poi si è rivelato un giocatore incredibile».

A proposito di Dybala: la telenovela relativa al rinnovo dell’argentino arriverà presto a un punto di svolta. Secondo lei ci sono i margini affinché le parti possano proseguire insieme?

«Dall’esterno si legge quello che scrivono i giornali. Io credo che Dybala sia un giocatore che va tutelato e tenuto, non si può perdere. È un calciatore che fa la differenza e ti dà la qualità pura in mezzo al campo quando sta bene. Bisogna però vedere il progetto tecnico: Dybala deve giocare nella metà campo avversaria. Se il progetto prevede una Juve lontana dall’area avversaria con più spazio per le ripartenze può far fatica, se invece la sua squadra ha il dominio della palla e lo mette nelle condizioni di giocare vicino alla porta può essere letale».

Occhi puntati sul derby di questa sera. Che partita si aspetta? Vedremo una gara come quella dell’andata, lungamente in equilibrio e magari decisa dalla giocata di un singolo?

«Io credo di sì, oltre a sperarlo perchè sono a bordocampo con DAZN. Il Torino viene da un periodo in cui su tre partite ne ha perse due e ha fatto un punto in casa con il Sassuolo, la Juventus invece naviga sull’entusiasmo e sta bene. Io credo che sarà una partita come sempre molto combattuta, che il Torino cercherà di mettere sotto il profilo dell’intensità. All’andata non è stato molto spettacolare ma è stato molto intenso: credo che anche quello di questa sera sarà così, con la speranza che possa essere più spettacolare».

Uno degli osservati speciali in casa Torino sarà Bremer. Chiamato ad una grande prova per contenere la furia agonistica di Vlahovic, del brasiliano si parla anche in ottica Juve. Sarebbe un buon rinforzo per i bianconeri?

«Bremer è un ottimo giocatore. Quest’anno ha numeri straordinari: è il primo in Europa per palle riconquistate e sull’uomo è devastante. Però è lo stesso giocatore che un paio d’anni fa faceva fatica in un certo tipo di difesa. È chiaro che se gli dai un riferimento diventa fortissimo, ha preso coraggio e consapevolezza. Ci può stare in una grande squadra che giochi in questo modo, non di reparto ma sull’uomo forte, come Inter, Atalanta e Milan, ma anche la stessa Juventus».

Martedì però sarà già tempo di Champions League. Cosa si aspetta dalla doppia sfida contro il Villarreal?

«La Juve si è rinforzata, sia in mezzo al campo che davanti. Dietro ha dato fiducia a giocatori che conoscono l’ambiente e che sono forti anche a livello internazionale. Io credo che sarà una sfida dove la Juve può passare anche se il Villarreal è una squadra forte, ha eliminato l’Atalanta ai gironi di Champions. Credo però che la Juventus ha possibilità di passare il turno perchè è una squadra molto esperta, ti fa giocar male, è molto pratica quando deve affrontare queste partite e soprattutto conosce queste gare in Europa».

E in campionato? Ci sono ancora speranze per una clamorosa rimonta scudetto?

«Lo scudetto è lontano, anche se ci sono ancora tanti scontri diretti e davanti non stanno rallentando ma si stanno fermando un po’ tra di loro. Adesso il Milan è primo ma l’Inter deve ancora recuperare una partita, il Napoli ha un organico importante… Dipende dagli scontri diretti. È chiaro che se la Juventus avesse vinto a Bergamo probabilmente sarebbe cambiato lo scenario, ma non avendo rosicchiato i tre punti alle altre rimane distante. Non dimentichiamo però che tempo fa sembrava distante anche il quarto posto. Favorita? Rimane l’Inter perchè ha una rosa più ampia, fisicamente è più forte delle altre e ha la mentalità di voler vincere tutte le partite come è successo lo scorso anno, anche se con il Milan e il Napoli ha sofferto tanto. Nell’Inter sarà la continuità secondo me a fare la differenza».

Si ringrazia Simone Tiribocchi per la disponibilità e la cortesia dimostrata in occasione di questa intervista

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