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Perinetti: «Vlahovic segnale chiaro. Ecco dove andrà Dybala» – ESCLUSIVA
Giorgio Perinetti, ex direttore tecnico del Palermo, ha parlato in esclusiva per Juventusnews24 della separazione tra Dybala e i bianconeri
In settimana è arrivata la notizia della separazione tra la Juve e Paulo Dybala, che a fine stagione si diranno addio dopo sette stagioni. L’argentino si sta ora guardando intorno in cerca di una nuova destinazione, mentre i bianconeri sono alla ricerca di un sostituto da regalare a Massimiliano Allegri. Di questo e molto altro, in esclusiva per Juventusnews24, abbiamo parlato con chi la Joya la conosce bene: l’ex direttore tecnico del Palermo Giorgio Perinetti.
Partiamo dalla notizia della separazione tra Dybala e la Juve? Si aspettava il divorzio o invece credeva che avrebbero continuato insieme?
«Sinceramente non mi credevo che si arrivasse a questo, ma c’è da dire che lo si poteva sospettare. Speravo che tra le due parti, nel tempo, le cose si potessero sistemare e che ci fosse un riavvicinamento, ma poi quando certe trattative vanno così avanti non è mai un buon segno e molte volte si arriva alla rottura definitiva. Ora entrambe le parti dovranno guardare avanti».
Secondo lei è stata presa la scelta giusta da parte della Juve?
«Questo ce lo dirà solamente il tempo. C’è da dire che la Juve, acquistando Vlahovic durante il mercato di gennaio, ha sicuramente dato un segnale indirizzando tutti i discorsi economici su altre situazioni, mettendo il rinnovo di Dybala in secondo piano. Poi sarà stata fatta anche una valutazione sul rendimento del giocatore negli anni, senza tralasciare il discorso degli infortuni che avrà avuto un certo peso. Aspettiamo e vediamo se la scelta di separarsi sarà stata quella giusta».
Tra l’ipotesi Inter e le occasioni estere, quale sarebbe ora la miglior opzione per Dybala per proseguire la sua carriera?
«Quella dell’Inter è una possibilità concreta a dispetto delle voci. Da quello che ricordavo, però, mi pare che il ragazzo preferisse trasferirsi in Liga, anche più che in Premier. Però ripeto, l’opzione nerazzurra non è da scartare, l’argentino in Italia si trova bene e con la cessione di Lautaro lo stesso club potrebbe realizzare un’importante plusvalenza puntando poi su un usato sicuro di alto livello per rimpiazzare una cessione così importante».
Come commenta questo presunto pensiero di Xavi secondo cui Dybala è “sopravvalutato”? Lei che lo conosce bene, si sarebbe aspettato di più da quello che invece ha mostrato in carriera?
«Dybala alla Juve sicuramente ha fatto molto, ma ci sono state delle situazioni che lo hanno limitato impedendogli di esprimersi al massimo del suo potenziale. Penso per esempio al periodo della pandemia, quando è stato colpito dal Covid e il campionato è poi stato ripreso tra mille difficoltà. Poi ci sono stati i tanti infortuni che lo hanno colpito anche nelle stagioni dopo e che ne hanno compromesso il rendimento e questo per Dybala è sicuramente un rammarico. Però ha ancora abbastanza tempo davanti a sè per alzare il suo livello di prestazioni».
Come pensa invece che lo sostituirà la Juve? La convincono i nomi che girano adesso, tra cui quelli di Raspadori e Zaniolo?
«Sicuramente parliamo di due prospetti molto interessanti. Raspadori lo considero già più pronto rispetto a Zaniolo, è un giocatore a mio parere “vivo” e facilmente inseribile nel contesto bianconero. Con il romanista, invece, bisognerebbe portare più pazienza per quanto si è visto negli ultimi anni. Il ragazzo deve togliersi qualche fronzolo di troppo dalla testa e diventare più continuo e concreto nelle prestazioni sul terreno di gioco. Dalla sua, però, ha un talento e una qualità molto importanti sui quali non si sbaglierebbe a puntare».
Passando invece ad un discorso più generale sul mercato bianconero, quali sono i reparti da rinforzare assolutamente?
«La situazione in maniera perfetta la consoce solamente Allegri, che ha una visione migliore di come stanno davvero le cose. Da esterno posso dire che sicuramente andrei ad aggiungere qualcosa al centrocampo che mi sembra un reparto che manca di qualità rispetto agli altri. Poi bisognerà vedere anche come si evolverà la situazione legata a Chiellini e Bonucci dopo che la Nazionale non è riuscita a guadagnarsi un posto al Mondiale».
E in questo caso Rudiger sarebbe il nome adatto per la difesa?
«Parliamo di un giocatore che da quando si è trasferito in Inghilterra è cresciuto molto ed è diventato un difensore importante a livello europeo. Sarebbe una scelta corretta, può aggiungere tanto al reparto difensivo della Juve».
Parlando di calcio giocato, come vede questo Juve-Inter alla rirpesa? Cosa dobbiamo aspettarci?
«Le riprese dopo la Nazionale regalano sempre molte sorprese, quando si riprende dopo così tanto tempo fermi non si sa mai cosa aspettarsi e le sorprese sono sempre dietro l’angolo. Favorite non ne conosco e pronostici non ne faccio perchè preferisco godermi uno scontro simile da amante del calcio. Posso però dire che tra le due penso sia la squadra di Inzaghi ad avere di più da perdere. La Juve è in piena corsa per il quarto posto e una sconfitta non comprometterebbe nulla, mentre se i nerazzurri non dovessero vincere l’ipotesi scudetto diventerebbe sempre più irrealizzabile».
Lotta scudetto che mi pare che per lei non comprende anche la Juve.
«La matematica ancora lo concede e quindi può accadere di tutto, ma sinceramente mi pare difficile che la Juve riesca a rimontare non una ma ben due squadre come Milan e Napoli che le stanno davanti. Credo che saranno queste due e l’Inter, a seconda di come finirà domenica prossima, a contendersi lo scudetto fino all’ultima giornata».
Si ringrazia Giorgio Perinetti per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di questa intervista