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La Juve dice addio ai sogni di rimonta
Sconfitta che brucia per mano dell’Inter
Sarebbe stata una partita decisiva quella tra Juventus ed Inter di ieri 3 Aprile, e così è stato. La Juve vede infrangersi ogni sogno proibito di scudetto contro una squadra, l’Inter, che onestamente non avrebbe meritato di vincere per quanto fatto vedere nei 90 minuti in campo.
Benché Allegri quest’anno non abbia mai menzionato lo scudetto come possibile obiettivo, la sensazione che il miracolo potesse avvenire era nell’aria. L’allenatore juventino ha sempre preferito volare basso ed ha più volte ribadito che la lunga serie di risultati utili positivi non faceva altro che consolidare il quarto posto. E siamo convinti che anche in caso di vittoria, ieri Allegri non avrebbe ammesso di credere allo scudetto.
Certo è che portarsi, anche se solo momentaneamente a -4 dalla vetta avrebbe messo non poca pressione al Milan ed al Napoli, se non altro per la forza di una squadra che notoriamente è dura a morire, anche nelle annate più difficili e buie.
La partita di ieri
Le sensazioni fino a ieri erano piuttosto positive sulla sponda bianconera. Lo Stadium è considerato sempre un fortino quasi impossibile da espugnare, anche per una big come l’inter.
E mentre la squadra di Allegri viene da un momento di forma e di crescita evidente ( a parte la solita brutta figura in Champions ), quella di Inzaghi è in evidente affanno da più di un mese ormai.
L’unica nota positiva a vantaggio di Inzaghi era il recupero di Brozovic, che tanto è mancato in quest’ultimo periodo, facendo sentire tutta la sua assenza nell’orchestra nerazzurra.
Tanto discutere ha fatto la direzione dell’arbitro Irratti, che non è stato apprezzato dalla parte bianconera. La decisione di far ripetere per la seconda volta il rigore a Chalanoglu non è andata giù alla panchina bianconera.
Per non parlare del fallo di Bastoni su Zakaria che né l’arbitro né tanto meno reputano da rigore. A tal proposito vi consigliamo i migliori pronostici di calcio gratis su topscommessevincenti.it
Fa notizia anche l’assenza totale di Vlahovic, troppo isolato e mai pericoloso, facilmente addomesticato dai centrali nerazzurri. Solamente in un’occasione l’attaccante è riuscito a liberarsi alla grande dalla marcatura di Skriniar, per poi terminare con un tiro sbilenco.
La sfortuna ha giocato anche la sua parte, visto che la Juve ha colpito ben due legni, a dimostrazione di un valore di gioco superiore mostrato sul campo.
Per una volta tanto possiamo dire che i ruoli degli allenatori si siano invertiti e che in questo caso Inzaghi ha vinto una partita decisiva in pieno stile Allegri, di corto muso e con grande sofferenza.
La Juve può dire così addio ad ogni velleità di scudetto, con la magra consolazione di sapere comunque le inseguitrici ancora a distanza di sicurezza nella lotta per il quarto posto.
L’Inter vince ma non convince, anche se si trova potenzialmente ancora al primo posto, nel caso in cui dovesse vincere il recupero con il Bologna. Ora non dovrà fare altro che tifare proprio per i rossoblù nell’attesa sfida di stasera contro il Milan e sperare in un passo falso dei cugini. La fine del campionato si fa sempre più accesa.