Conferenza stampa Kostic: le parole del nuovo acquisto della Juve
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Conferenza stampa Kostic: «Ho fatto di tutto per venire alla Juve. Vlahovic mi disse…» – VIDEO

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Conferenza stampa Kostic: le parole del nuovo esterno della Juve nel giorno della sua presentazione in bianconero

(inviato all’Allianz Stadium) – Dopo Di Maria, Pogba e Bremer, la Juve ha piazzato il colpo Filip Kostic dall’Eintracht Francoforte, con l’esterno serbo che ha già bagnato il suo esordio con la Juve nella prima giornata di campionato con il Sassuolo.

Venerdì 19 agosto è stato il giorno della conferenza stampa di presentazione di Kostic. Alle ore 17.00, presso l’Allianz Stadium, l’esterno ha parlato davanti ai media: Juventusnews24 ha seguito LIVE le sue parole.


COSA LO HA COLPITO DI PIU’ ALLA JUVE – «Sono molto felice di essere qui, vorrei dirlo. Il 3-0 col Sassuolo è stato il momento che mi ha reso più contento, che mi ha lasciato una grande impressione. Forse è questo il momento».

TANTI SERBI IN ITALIA, HA INFLUITO SULLA SCELTA? – «No in realtà no. È semplicemente un qualcosa in più, qualcosa di positivo, che ho preso in considerazione. C’è Dusan qui, è fantastico essere qui in generale. Sono davvero felice qua e di giocare con i miei colleghi».

QUALE POSIZIONE SENTE PIU’ SUA – «Non saprei, non sono io che decido. Io gioco nella formazione che il mister decide per me».

HA PARLATO CON VLAHOVIC – «Quando eravamo in Nazionale Dusan mi ha chiesto cosa ne pensavo della Juventus. Mi ha detto che sarebbe stato molto felice di avermi qua, mi ha raccontato cose bellissime del club. Quando sono arrivato ho visto che aveva ragione, si è concretizzato tutto quello che mi ha detto. Mio assist ideale per Vlahovic? Sarebbe un buon assist da 16 metri in area di rigore che Dusan può chiudere. Se devo dirne uno è questo».

QUI PER VINCERE – «La mentalità dei giocatori e del club è quella di arrivare sempre alla vittoria. Dobbiamo avere questo tipo di mentalità, andare però passo dopo passo, partita dopo partita con attenzione e pazienza. So cosa ci si aspetta da me e sono pronto a dare il massimo».

COM’E’ ANDATA LA TRATTATIVA – «Non ho seguito tantissimo la trattativa personalmente, dal primo contatto al contatto finale. Sapevo che volevo venire e ho fatto di tutto per venire, questo sì».

RIPORTARE CATTIVERIA ALLA SQUADRA – «Io seguo la Juve da quando ero piccolino, ho sempre seguito tutta la Serie A. Il mio compito, il mio lavoro è quello di fornire qualcosa, la miglior palla agli attaccanti. Quello che son venuto a fare è questo, essere pronto e a disposizione dell’allenatore per dare questo tipo di supporto alla squadra».

DI COSA HA PARLATO CON ALLEGRI – «Cose normali, abbiamo parlato di sistemi, aspetti tecnici. Quello che si fa di solito. Sono uno che lavora molto, ancora non ho spacchettato i bagagli e ho cercato di entrare il prima possibile a far parte del club».

DIFFERENZE ITALIA GERMANIA – «Non c’è tutta questa grande differenza nel gioco, forse in Italia c’è più tecnica, un sistema tecnico che va imparato col lavoro giornaliero. Questo si impara, si può migliorare. Spero di adattarmi prima possibile a questo nuovo sistema, a questo nuovo contesto e al club».

RADONJIC DISSE CHE SAREBBE ANDATO ALLA JUVE – «Con Nemanja scherzavamo quella volta, diceva che dovevo andare alla Juve e alla fine ci ha beccato. Stavamo semplicemente dicendo cose a caso, e questa cosa mi ha fatto ridere. Lui l’ha detto convinto, ‘Lo so che tu ci vai’. All’epoca non sapevo niente, ho pensato che stesse dicendo cose un po’ così ma alla fine è andata benissimo».

NUMERO 17 – «Non c’è una ragiona specifica. Era un numero libero, ce l’ho in Nazionale, e ho pensato di prenderlo anche qua. Ma non è una cosa a cui faccio attenzione».

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