Hanno Detto
Boniek lancia la Roma: «La Juve gioca male, se perde può andare in crisi»
Zbigniew Boniek, doppio ex di Juve-Roma, ha parlato in vista del match in programma sabato sera all’Allianz Stadium
Intervistato da Il Messaggero, Zbigniew Boniek ha parlato in vista di Juve-Roma di sabato sera.
JUVE O ROMA – «Beh, sono sicuramente più romanista. Alla Juve erano anni in cui in campo c’erano sei campioni del mondo, un livello altissimo. La Roma era la nostra avversaria vera, sono stati tre anni meravigliosi che potevano essere stratosferici ma ci è mancata la vittoria in Coppa dei Campioni con l’Amburgo».
MANCATA STELLA ALLO STADIUM – «L’hanno data a gente che ha vinto molto meno di me. Ma lì Andrea Agnelli ha dato retta a dei balordi e si è fatto trascinare. Io non ho mai parlato male della Juventus, ho chiesto mille volte di portarmi le prove, registrazioni, interviste scritte, etc. Never. Io tifo più per la Roma e non sono contro la Juve. Ma passiamo oltre».
IL PIU’ FORTE – «Platini».
CONFRONTO CON FALCAO – «Non c’è paragone».
POTERE DELLA JUVE – «Passiamo a un’altra domanda…».
PROSSIMO JUVE-ROMA – «E’ una grande partita, tra due ambiziose. La Roma è una squadra, molto coraggiosa. Se la Juve perde potrebbe aprirsi una crisi».
SENZA ZANIOLO – «Mou troverà maggiore equilibrio, non dovendo per forza avere il pallino
del gioco, magari potrà sfruttare meglio le verticalizzazioni in velocità. Senza Nicolò, la formazione è pronta: Pellegrini dietro Dybala e Abraham e Matic-Cristante in mezzo».
DYBALA – «In queste due gare gli è mancato il gol, ma non lo vedo ancora al top della condizione. Ogni fine azione ha le mani sui fianchi, serve un po’ di tempo, ma ha grandi
qualità. La Roma ha bisogno del miglior Dybala».
NUOVA JUVE – «Gioca male, ha vissuto delle invenzioni di Vlahovic-Di Maria».
COLPA DI ALLEGRI – «Di solito i grandi ritorni non sono semplici da gestire. E se una
squadra gioca male spesso è colpa dell’allenatore, ma c’è da dire che pure certi calciatori non sono all’altezza. Di sicuro il “primo” Max juventino, aveva una rosa con maggiore spessore».
GRIGLIA SCUDETTO – «Milan, Inter su tutte, poi Roma, Juve e Napoli che giocano per i
due posti in Champions».