Conferenza stampa Allegri post Torino Juve: le dichiarazioni
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Conferenza stampa Allegri post Torino Juve: le dichiarazioni

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Conferenza stampa Allegri post Torino Juve: le dichiarazioni del tecnico bianconero dopo il match dello Stadio Olimpico Grande Torino

(inviato allo Stadio Olimpico Grande Torino) Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza dopo Torino Juve.

VITTORIA «Meglio stare coi fortunati che coi bravi. Detto questo è una partita in cui abbiamo tirato in porta, nel primo tempo abbiamo avuto qualche occasione. Non avevamo ancora vinto in trasferta da inizio campionato contro un Torino che battaglia. Primo tempo equilibrato, nel secondo tempo abbiamo avuto diverse occasioni. La squadra ha fatto una partita ordinata, compatta, una partita da Juventus. Oggi era importante vincere, c’è stata un po’ di frenesia all’inizio. Ci sono state buone giocate tecniche, bisogna fare i complimenti ai ragazzi. Ero sereno, li avevo visti lucidi. Sapevo avrebbero fatto una partita del genere, indipendentemente dal risultato».

RITIRO – «Il ritiro non è stato punitivo. Poverini han dovuto lavorare due allenamenti ieri e due allenamenti giovedì, e uno mercoledì quando siamo arrivati dall’Israele. Siamo stati insieme, ci è servito per preparare questa partita. Stasera niente ritiro, vanno a casa».

SIGNIFICATO DELLA VITTORIA – «Sono abituato. Nella vita, nello sport succedono gli incastri. Tu devi creare i presupposti per vincere. Sembrava ci fosse un problema di preparazione, ora vincendo sembra che l’abbiamo risolto. I ragazzi sono stati bravi a ribaltare questa cosa, ma è il primo passo. Noi in campo sbagliamo ma facciamo sempre tutto con la massima attenzione. Stasera questa vittoria ha più sapore».

VITTORIA CHE DA’ LA SCINTILLA – «Non è questione di scintilla. E’ una partita importante, stasera la squadra ha risposto bene. Ora recuperiamo le energie, venerdì abbiamo l’Empoli per continuare il percorso in campionato».

BREMER E VLAHOVIC – «Bremer è uscito perché aveva un problema al flessore. Vlahovic è uscito perché ha rischiato di essere castrato. Indipendentemente dal gol, ha fatto una grande partita a livello tecnico. Ed è su questo che lavoriamo tutti i giorni. Veniva da due partite brutte tecnicamente, prima ne aveva fatto due buone. Tutti migliorano, anche io che ho 55 anni figuriamoci uno di 22».

3-5-2 MODULO AFFIDABILE – «Moduli affidabili lo sono quando si vince. I duelli vinti in campo sono ciò che conta. Non ci sono migliori e peggiori, Kean ha fatto una bella partita si sarebbe meritato il gol. Milik, Bonucci, entrato a freddo. Dobbiamo continuare con questo approccio».

PAURA DI SPROFONDARE «Paura non ce n’era. Ci sono situazioni in cui le cose non vanno, non per volere tuo. Dobbiamo lavorare per far sì che girino a favore nostro. Anche difensivamente eravamo su tutti i palloni».

NERVOSO IN PANCHINA «Ero sereno in panchina, parlavo con Landucci. Gli dicevo le cose, che io le ripeto invece di scriverle. C’era il rammarico di non aver fatto gol, quello sì. Stasera abbiamo difeso bene a campo aperto: appena perso palla rientravamo tutti sotto la linea, quello è un vantaggio».

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