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Conferenza stampa Sergio Ramos: «Il posto della Juventus è in Champions League»
Conferenza stampa Sergio Ramos: le parole alla vigilia di Juve Psg, valida per la sesta giornata della fase a gironi di Champions League
(inviato all’Allianz Stadium) – La Juve deve blindare il terzo posto valido per l’Europa League contro il Psg, dopo esser stata eliminata matematicamente dalla Champions a causa del KO contro il Benfica.
Nel giorno di vigilia, martedì 1 novembre, Sergio Ramos è intervenuto in conferenza stampa alle 19.30 all’Allianz Stadium insieme a Galtier per presentare il match davanti ai media. Juventusnews24 ha seguito LIVE le sue parole.
RICONQUISTARE LA NAZIONALE – «Domani è un match importantissimo di Champions ma è chiaro che la Nazionale è un’altra cosa, difendere i colori della mia Nazione. Non ho più potuto giocare a causa di infortuni: ora sono rientrato e sono a disposizione della mia squadra e della Nazionale. Io ho il sogno di vincere il Mondiale, giocare questa partita in Champions mi aiuterà a riprendere il livello necessario. È il ct che deve decidere comunque».
REAL MADRID – «È strano, tutti me lo chiedono. È solo una questione di adattamento, ma tutte le grandi squadre vogliono vincere. Anche io voglio farlo, per la mia squadra. Con Leo la relazione è perfetta: ci siamo incontrati tante volte, ora è un mio compagno. Vige il rispetto e la fratellanza: non ci sono nemici nella squadra, ci vogliono sempre buone relazioni tra compagni di squadra».
DIFESA – «Alla fine giocare a tre o a quattro non dipende da noi, dalla scelta del mister. È lui che analizza le squadre avversarie e decide chi gioca. Io ho giocato tanto tempo in una difesa a 4, ma bisogna avere una buona flessibilità. Per quanto mi riguarda, io preferisco la difesa a 4 perché ci aiuta molto a tenere il possesso della palla e gestire la difesa. Ci sono anche i laterali, quindi diventa quasi a 5. Ma tutte queste opzioni sono lasciate alla scelta del mister, poi alla bravura dei giocatori. Siamo sempre a disposizione, io ho ricevuto un benvenuto davvero a braccia aperte. Spero di ricambiare questo amore dei fans con vittorie importanti».
HA CAMBIATO MODO DI LAVORARE DOPO GLI INFORTUNI – «No. E’ stato un anno molto difficile, a causa degli infortuni e ho avuto anche sfortuna. Alla fine della mia carriera al Real sono stato meglio ma ho avuto momenti sfortunati. Sono cose che succedono. Magari mi era successo meno in passato, ma ad un professionista queste cose accadono. Bisogna superarle con perseveranza e personalità. Questa è una mia caratteristica ed è così che mi presento col PSG. Ci sono stati molti cambiamenti negli ultimi anni. Ho potuto far vedere che mi sono saputo adattare. Ci sono stati momenti positivi, non ho mai perso la voglia di vincere. Sto bene, posso giocare ancora qualche anno. Il calcio è la mia vita, si fa di tutto per farlo al meglio. È la cosa più bella che ci possa essere. In quanto alle squalifiche non ci penso più».
MEGLIO AVERE MESSI COME AMICO O RIVALE – «Certo meglio come amico, come nemico è un brutto cliente. È un giocatore fantastico, siamo tutti dei professionisti. Magari è un po’ più grande ma non ha smesso di avere prestazioni al top. Per noi è un privilegio giocare con lui. Pensa al Mondiale? Non lo so, lo vedo sempre concentrato. Quest’anno come l’anno scorso. L’occasione di giocare un Mondiale è sempre l’occasione migliore della carriera. Magari non ce l’ha ancora in testa, io lo vedo sempre concentrato partita dopo partita. Forse cerca di conservarsi un po’? Non posso dirlo, è sempre al massimo livello giorno dopo giorno. Bisognerebbe farla a lui questa domanda. Ho giocato con lui, ci siamo allenati insieme. Lo vedo nel quotidiano e secondo me non ha questa idea di preservarsi perché non funziona».
MARQUINHOS – «La mia relazione con lui è perfetta. Da quando sono arrivato a Parigi i rapporti con tutti sono straordinari. Soprattutto con Marquinhos che è un campione. E’ un giocatore chiave per noi. Abbiamo dei rapporti molto buoni. Ci sono momenti migliori e momenti più difficili ma tutto questo non inficia mai nei nostri rapporti. Non è questione di avere prime donne, c’è sempre grande rispetto tra di noi. Essere capitano per lui è qualcosa di normale, sono molti anni che lo è. La cosa più importante è avere rispetto tra noi. Se ci sono piccoli screzi vengono sempre risolti».
DIFFERENZE TRA LA JUVE SCONFITTA 3-0 COL REAL MADRID – «Dovrei analizzare tutti i giocatori, tutte le partite, perché ce n’è alcune che non ho visto. Quando siamo venuti col Real c’era una Juventus completamente diversa. La Juve è sempre stato un club competitivo, lo dice la sua storia. Nel calcio ci sono momenti imprevedibili, non si può sempre vincere. Ora il calcio è diventato un gioco fisico, è più difficile vincere rispetto a prima. La Juve resta una grande squadra, molto competitiva. Anche le assenze che si sono susseguite non hanno aiutato di sicuro».
VALORE DELLA CHAMPIONS PER LUI – «La Champions viene decisa da piccoli dettagli. Il trofeo viene deciso da piccoli dettagli. Ci sono delle squadre che sono pronte a vincere ma che incontrano difficoltà che lasciano sul terreno. Questo perché anche la fortuna ha il suo ruolo. Ci sono cose che hanno un ruolo fondamentale per il trofeo. Quanto alla Juve, è chiaro che il suo posto è nella Champions perché sappiamo il suo valore ma non si può sempre vincere perchè ci sono ostacoli».