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Inchiesta Juve, nuova accusa: «Ha creato dei conti paralleli»
Inchiesta Juve, nuova accusa dei pm: «Ha creato dei conti paralleli». Cosa è emerso dall’indagine degli investigatori
C’è una nuova accusa alla Juve riguardo l’inchiesta tornata alla ribalta nelle passate settimane. Come riferisce La Repubblica, per i pm i bianconeri avrebbero creato un registro con i nomi di calciatori minorenni, dei loro agenti, dei manager con cui avevano preso accordi e con gli importi da pagare. Quel che emerge è che nomi e cifre erano veri, ma non le causali.
La Juve, quindi, avrebbe creato dei conti paralleli per i pagamenti “in nero” dei procuratori per un importo totale di 8,4 milioni di euro. Queste cifre, tuttavia, non sarebbero state trovate nei bilanci ufficiali della società, ma gli investigatori le avrebbero scovate in altri documenti Excel. La legge, però dice che i gli agenti dei giocatori minorenni non possono ricevere compensi. I procuratori coinvolti (non indagati) sarebbero Lippi, Giuffrida, Rebesco, Parretti e Pagliari.