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Moggi: «Svolta? No la Juve resta quella che era» – ESCLUSIVA
Luciano Moggi, ex direttore generale della Juventus, ha parlato della situazione in casa bianconera ai nostri microfoni
Con il 3-0 alla Lazio la Juventus ha concluso la sosta al terzo posto in classifica, raddrizzando in parte una situazione che si era fatta difficile a inizio stagione. Di questo e molto altro ha parlato, in esclusiva per Juventusnews24, l’ex direttore generale bianconero Luciano Moggi.
Juve-Lazio è stata la gara migliore dal ritorno di Allegri in panchina?
«Certamente abbiamo visto un gioco diverso rispetto a quello che si era visto prima. Contro c’era una Lazio il cui obiettivo è quello di entrare in Europa League più che in Champions e penso ci debba riuscire considerando la squadra. A Torino era priva di tanti elementi cardine come Immobile, Lazzari e Zaccagni e non ha mai tirato in porta. Ma se guardiamo nel complesso anche la Juve non aveva fatto un tiro nel primo tempo. Non è che ha determinato la rinascita della squadra questa vittoria, la Juve è quella che era. Se viene fatta giocare di contropiede può essere pericolosa».
Qual è stato il momento decisivo di questa svolta di risultati?
«Non c’è stata una svolta, se non vado errato la Juve è terza. E’ solo andata avanti cercando di risolvere delle problematiche, ma non esprime un gran gioco. E’ al livello di quelle che seguono il Napoli, che sta avanti per un motivo. E’ la squadra più concreta sostanzialmente, ha vinto 13 partite su 15, gli altri sono discontinui. Ma nonostante tutto è solo 8 punti avanti alla seconda».
La Juve può ancora sperare in una rimonta Scudetto?
«Il Napoli ad oggi è padrone della situazione, deve portarsi avanti come ha fatto fino ad ora. Poi se può vincere lo Scudetto la certezza l’avremo quando incontrerà a gennaio Inter e Juve e allora vedremo. In questo momento, per gioco e sviluppo, è la squadra migliore».
La sosta non arriva in un momento sbagliato per la Juve?
«In questo momento fermarsi è certamente un peccato, perchè la Juve poteva andare avanti e più andava avanti e magari più acquisiva forma. Purtroppo ora bisogna stopparsi perchè c’è il Mondiale che ferma tutto, si riprenderà a gennaio con un campionato che sarà totalmente diverso».
A gennaio poi la Juve recupererà gli infortunati.
«Si, bisognerà recuperare bene Pogba, poi c’è Chiesa che nella forma sportiva bisogna ancora vedere e Di Maria al quale magari bisogna dare qualcosa che gli manca attualmente, ammesso che non soffra per il Mondiale. Se recupera tutti questi giocatori la Juve è una squadra che dà fastidio a molti».
Un parere sui due uomini del momento Kean e Fagioli?
«Kean e Fagioli sono due giovani che hanno raddrizzato la Juve in verticalità. Io ti dico Fagioli più di Miretti ha usato qualcosa che mancava alla prima squadra e cioè andare diretti verso la porta avversaria. Prima la Juve manifestava solo un gioco di rimessa, adesso invece è stato importante dare fiducia a questi giovani. E’ stata una bella cosa e voglio fare i miei complimenti a Massimiliano Allegri».
Il 3-5-2 è il modulo giusto sul quale continuare a basarsi considerando la rosa al completo?
«Questo lo sa con certezza solo Allegri, che conosce le dinamiche dello spogliatoio e come stanno i giocatori. Bisognerà vedere a gennaio chi c’è e chi non c’è e lì avremo nuove notizie su questa Juve».
Si ringrazia Luciano Moggi per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di questa intervista